Introduzione
Multinazionali che vanno e che vengono. L’Italia, come altri paesi, è diventato un supermarket, tra catene nostrane acquistate da grandi players della GDO e lavoratori assunti e licenziati a piacimento. Ed in questo via vai, Carrefour, nel frattempo, si disimpegna dall’Italia.
Carrefour (che tradotto in italiano significa ‘snodo‘, ‘incrocio‘) è, come riporta Wikipedia, una catena di supermercati e ipermercati francese fondata ad Annecy nel 1959.
Si tratta del quarto più grande gruppo di vendita al dettaglio nel mondo per quanto concerne reddito e vendite e il secondo a livello europeo, dopo la tedesca Schwarz Gruppe.
Opera in 30 paesi, concentrati soprattutto tra Unione europea, Brasile e Argentina. Ma con una presenza interessante anche in Nord Africa e in Asia.
La rete di vendita è formata da ipermercati, centri commerciali, market di prodotti alimentari, propri format commerciali, marchi affiliati.
Carrefour ha annunciato un piano di chiusura di punti vendita con conseguenti pesanti ripercussioni per i dipendenti.
Vediamo i numeri di questo nuovo danno all’occupazione in Italia.
Carrefour chiusura punti vendita in Italia
Carrefour vanta attualmente 1.479 punti vendita Carrefour, suddivise in: Ipermercati Carrefour, Carrefour Market, Carrefour Express e Cash and Carry (Docks Market e GrossIper).
Come riporta Il Primato Nazionale, saranno 769 i lavoratori coinvolti nel processo di ristrutturazione. Tra essi, circa 600 sono lavoratori diretti dei punti vendita, mentre i restanti afferiscono alla sede centrale.
Coinvolti pure negozi fisici: verranno dismessi, principalmente tramite cessione a terzi, ben 106 (dei quasi 1500 distribuiti su tutto il territorio nazionale) tra mercati, super e ipermercati.
Carrefour spiega che il piano “sarà gestito su base esclusivamente volontaria”, assicurando “ad ogni collaboratore coinvolto la migliore soluzione possibile, favorendo il ricollocamento interno e percorsi per l’imprenditorialità”. Si evita, insomma, la parola licenziamenti.
Conclusioni
Cambia la forma ma non la sostanza. La notizia va ad aggiungersi ad altre, come quella di Whirpool. O il caso GKN. Ma le vertenze sindacali sono molteplici.
Ricordo quando a Casoria Carrefour rilevò l’Euromercato, primo centro commerciale in stile americano apertosi in Campania, alla fine degli anni ’70. E di cui conservo teneri ricordi di infanzia. Tra una scellerata gestione e l’apertura di nuove realtà, fu investito dalla crisi (tentò il rilancio, senza riuscirci, anche Berlusconi. Che poi ammise di essersi pentito di averci investito) e così subentrarono i francesi alla fine degli anni ’90. Ma anche loro hanno abbandonato l’attività intorno al 2010.
Dopo diversi anni di abbandono e cordate senza particolari fortune, l’area sembra di nuovo rilanciata con l’apertura di diverse nuove realtà. Che chissà quanto dureranno…
Inevitabile. Troppo caro rispetto a tanti altri.