Queste canzoni italiane hanno previsto il Covid-19

Ecco quali sono le canzoni italiane che hanno previsto il Covid-19. Dal loro testo si intravede quanto stiamo vivendo da un anno.

Che tanti libri e film abbiano anticipato il Covid-19 ormai lo sappiamo bene. In questo anno di Pandemia abbiamo spesso letto e sentito di straordinarie coincidenze e lungimiranze di certi prodotti culturali. Qualche caso l’ho riportato qui.

In pochi però sanno che anche diverse canzoni italiani hanno previsto il Covid-19 in modo straordinariamente attinente a quanto stiamo vivendo da un anno a questa parte. Del resto, dagli autori che le hanno scritte, non c’è molto da meravigliarsi. Essendo tutti artisti lungimiranti, che hanno anticipato altri fenomeni.

Vediamo quali sono.

Canzoni italiane che hanno previsto il Covid-19

canzoni italiane che hanno previsto il covid-19

Ecco la lista delle canzoni italiane che hanno previsto il Covid-19:

“La peste” Giorgio Gaber (1974)

Ecco il testo di questa canzone che ricorda i primi casi del milanese:

Un bacillo che saltella
Che si muove un po’ curioso
Un batterio negativo
Un bacillo contagioso

Serpeggia nell’aria
Con un certo mistero
Le voci sono molte
Non è proprio un segreto
La gente ne parla a bassa voce
La notizia si diffonde piano
Per tutta Milano

La gente ha paura
Comincia a diffidare
Si chiude nelle case
Uno scoppio di terrore
Un urlo disumano
La peste a Milano!

“Bravi ragazzi” Edoardo Bennato (1971)

Il testo della canzone che si concentra soprattutto sul coprifuoco. Con riferimenti anche alla Tv:

Una di notte, c’è il coprifuoco
E pensare che all’inizio
Sembrava quasi un gioco
Ora non c’è più tempo per pensare
Tutti dentro, chiusi ad aspettare
Ognuno ha avuto le sue razioni
Poveri e ricchi, cattivi e buoni
Ognuno ha fatto le sue preghiere
Ora si tratta solo di aspettare
Bravi su! Bravi ragazzi
Ma non è il caso di agitarsi
Bravi su! Fate i bravi ragazzi
Vedrete che poi
Sistemeremo tutto

“Passeggeri del domani” Flavio Paulin (1979)

Il nome del cantante forse non dirà molto, ma si tratta del primo Frontman dei Cugini di campagna. Il testo sembra più rivolgersi al lato complottista del virus.

Fermi sulle terrazze di un altro giorno
Stanno sospesi ai bordi della città
Hanno ascoltato i passi della tua radio
Hanno deciso l’ora del nostro declino

Guardano dove è libero
Dove c’è un quadrato rimasto intero
Dove morire è vivere dove c’è uno sbocco di attività

“Clinica Paradiso” Ivan Cattaneo (1980)

In questo brano si parla di mondo come una sorta di clinica a cielo aperto in cui non ci sono solo i malati reali, ma anche i paranoici, gli ipocondriaci. Con qualcuno che tifa pure per l’apocalisse.

Aspirina vita-mina
Virus bacillo
Shock morbillo
Claustrofobia
Perversione psico-mania
Io bimbo senza più cervello
Uomo senza più controllo

Noi noi siamo malati
Noi noi siamo impazziti
Io io sono malato
Noi noi siamo impazziti
In questo mondo ormai hospedale
Ospedale inhospitale malattia letale, l’infelicità

“L’asta” Jo Squillo (1981)

La provocatrice cantante Punk si riferiva al crollo della borsa concomitante all’aumento dei morti.

Diecimila
Ventimila
Trentamila
Accetto!

Brucia, brucia l’asta
Brucia, brucia l’asta

Scoppia, scoppia l’asta
Tutta la gente se ne va
Scoppia, scoppia, scoppia, scoppia…

Fuoco, fuoco su Milano
Fuoco, fuoco, fuoco, fuoco, fuoco…

Trentamila
Ventimila
Diecimila
Per tutti!

“Contagio” Renato Zero (1982)

Anche il cantautore romano sembra aver previsto il Covid-19.

Pericolo di contagio,
Che nessuno esca dalla città,
Guai a chi s’azzarda
A guardare laggiù
Oltre quel muro,
Oltre il futuro

L’epidemia che si spande,
L’isolamento è un dovere oramai…
Dare la mano è vietato, se mai
Soltanto un dito e l’errore
Punito sarà…

Noi qui… Voi là…
Divisi per colore ed età,
E poi… Chissà.
In qualche gabbia,
Per questa rabbia pagheremo!
E chi… vorrà,
Comunicare non potrà…

Clinicamente perfetti,
La civiltà ci ha modellati così…
Salvaguardare la specie dovrai

Sarà un delitto,
Col cuore asettico vivremo!
Noi qui… Voi là…
Il sano istinto morirà
Noi qui… Voi là…
Neanche un vizio
Ma uno squallido silenzio qui

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