Tanti sono i quesiti che bisognerebbe porsi prima di portare il proprio amato cane in spiaggia. Ecco utili consigli.
Sempre più strutture balneari si stanno attrezzando per consentire alle persone con cani di potersi godere una giornata al mare col proprio amico a quattro zampe. In modo confortevole per tutti. Del resto, non a tutti piacciono i cani e la convivenza potrebbe essere difficile. Tuttavia, occorrerebbe anche chiedersi: portare il cane in spiaggia è pericoloso? Gli fa bene? Bere l’acqua di mare gli fa male? E ingerire la sabbia? Rischia di scottarsi? La sabbia cocente potrebbe ustionargli le zampette? Il sole rovente potrebbe ustionargli la pelle?
Tanti sono i quesiti che bisognerebbe porsi prima di portare il proprio amato cane in spiaggia. Magari consultando esperti e acquistando accessori che possano rendergli la giornata al mare una piacevole avventura e non una tortura.
De seguito affrontiamo alcune questioni con possibili soluzioni e consigli.
L’acqua di mare fa male al cane? Rischi e rimedi
Partiamo da una delle questioni che più preoccupano i padroni. In effetti un cane, dinanzi a tanta acqua, è portato istintivamente a berla, ma anche a sguazzare nella stessa con la bocca aperta.
Come riporta il sito specializzato Dog scuola, l’acqua del mare, essendo ricca di sale così come di sabbia, può provocare alcuni disturbi più o meno gravi. Sia a livello gastrointestinale che cutaneo.
Un’eccessiva ingestione di acqua salata può provocare un’intossicazione o un avvelenamento da sodio portando a spiacevoli conseguenze. Non esiste un quantitativo preciso che possa fare male. Dipende soprattutto dalla stazza del cane. Pochissima acqua potrebbe far male un cane di piccole dimensioni, mentre un grande di grossa stazza dovrebbe avere una maggiore tolleranza.
Ma la proporzione diretta da sola non vuol dire nulla. Incide anche ovviamente la razza, che potrebbe essere più o meno sensibile.
Purtroppo, il cloruro di sodio contenuto nell’acqua di mare è un elemento potenzialmente tossico e può causare un avvelenamento da sodio. Chiamato in letteratura medica ipersodiemia.
Tra i sintomi più comuni che dovrebbero far scattare un’allerta e dovrebbero spingerci a portarlo subito dal veterinario, troviamo:
- Apatia
- Difficoltà a camminare
- Inappetenza
- Sete eccessiva
- Tremori
- Vomito e diarrea
Ma ancora prima della visita, meglio procedere subito mettendolo a riparo in un luogo fresco e asciutto, facendogli bere tanta acqua dolce, fresca e pulita. Il sintomo più comune resta il vomito e la diarrea. In questo caso, meglio fargli bere piccole dosi alla volta.
L’acqua di mare può far male anche alla pelle e al pelo del cane, sempre perché salata e contenente sabbia. Soprattutto se gioca a riva, su una spiaggia sabbiosa. I cani dalla cute più sensibile potrebbero sviluppare delle irritazioni o delle dermatiti che possono causare un insopportabile prurito con conseguente nervosismo e sanguinamento.
Per ovviare a questo problema, sarebbe opportuno un risciacquo con acqua dolce dopo ogni abbondante giocata. Magari aiutandosi con uno shampoo per cani delicato o emolliente. Se il cane vuole sempre giocare a riva, il risciacquo può essere eseguito anche tranquillamente a fine giornata, per non stressarci noi e lui.
Sabbia e sole: come evitare le scottature
Il cane, proprio come gli esseri umani, può soffrire il sole cocente, che potrebbe ustionargli la pelle. In commercio, esistono creme solari anche per loro. Possiamo farci consigliare dal nostro veterinario di fiducia, da conoscenti che già le usano o dalle recensioni (veritiere) di altri padroni.
Altra questione poco presa in considerazione, è la sabbia rovente che potrebbe ustionargli le zampette. Per fortuna, in commercio esistono scarpine per questo scopo. In realtà, non andrebbero usate solo in spiaggia, ma anche in strada, dove l’asfalto nelle ore più calde raggiunge temperature roventi.
Inoltre, per ovviare alle ore più calde e per donargli refrigerio, esistono dei tappetini refrigeranti dove possono sdraiarsi.
Cane in spiaggia: quali benefici
Ovviamente, portare il cane in spiaggia, con i dovuti accorgimenti, conferisce anche dei benefici importanti. Il sole e il mare, infatti, conferiscono al cane dei benefici simili a quelli per gli esseri umani.
Grazie alle sue proprietà antisettiche e curative, l’acqua del mare ripristina tessuti danneggiati da ferite o ustioni e migliora la salute e l’aspetto del manto. Inoltre, può alleviare il prurito provocato da dermatiti atopiche.
Il sole, invece, proprio come accade negli esseri umani, favorisce l’assorbimento di vitamina D, un nutriente che regola i livelli di fosforo e calcio. Questi ultimi sono 2 minerali noti per il fatto di favorire lo sviluppo e il rafforzamento delle ossa.
E sempre come accade per gli esseri umani, il sole migliora lo stato d’animo del cane, stimolando la produzione di serotonina, considerato un antidepressivo naturale.
Portare il cane al mare fa bene?
La risposta è Sì, ma solo se si rispettano una serie di accorgimenti. Meglio portarlo nelle prime ore del mattino ed entro le 10, quando il sole inizia a diventare più forte. Così come dopo le 18 quando il sole è meno aggressivo.
Se non si può, meglio attrezzarsi con creme solari per cani. Così come utilizzare accessori come le scarpine per le zampette, per evitare il contatto con la sabbia rovente. Nonché un tappetino refrigerante.
Risciacquarlo con acqua dolce quando si rientra per rimuovere la sabbia e l’acqua di mare molto salata da pelo e cute. Bene anche fargli bere spesso acqua dolce, per ovviare a possibili bevute di acqua di mare. In caso di sintomi come quelli prima elencati, metterlo al fresco e fargli bere acqua. Oltre che consultare un veterinario.
Insomma, accorgimenti e consigli che vanno benissimo per gli esseri umani. Se si porta il cane in spiaggia senza un minimo di scrupolo e accorgimento, come fanno in tanti, rischiamo solo di farlo stare male.
Meglio scegliere strutture balneari dog-friendly o, se proprio non si può, affidarlo a una struttura che possa trattarlo bene in nostra assenza (come queste).