Canada provoca Cina su ordine dei padroni americani

Canada provoca Cina su ordine dei padroni americani

Il Canada è diventato una colonia americana e un laboratorio a cielo aperto dell’Elite globaliste. Un po’ come l’Australia.

Da alcuni anni, il Canada è diventato una colonia americana e un laboratorio a cielo aperto dell’Elite globaliste. Un po’ come l’Australia. Lo hanno dimostrato durante la Pandemia da Covid-19 e le vaccinazioni di massa e ora anche sul campo della geopolitica.

Il Canada sta operando in ossequio ai desiderata americani, provocando la Cina relativamente agli interessi commerciali marittimi. Il Dragone però non sta certo a guardare e ha subito invitato il Canada a fermare le provocazioni. Cessando il mancare di rispetto ai suoi diritti e interessi nel Mar cinese Meridionale. Lo ha fatto per bocca di un rappresentante dell’ambasciata cinese a Ottawa, il ​​19 giugno scorso:

La Cina esorta la parte canadese a rispettare sinceramente la sovranità territoriale, i diritti marittimi e gli interessi della Cina nel Mar Cinese Meridionale e a smettere di causare discordie e scontri

Un rappresentante dell’ambasciata cinese ha affermato che la risposta alle violazioni e alle provocazioni del Canada sarà decisiva. Rischia dunque di aprirsi un nuovo fronte di guerra cino-canadese, del quale proprio non abbiamo bisogno. Del resto, la Seconda guerra mondiale è iniziata con vari focherelli.

Lo scontro tra Cina e Canada nel Mar Cinese Meridionale

Come racconta Izvestija, il 18 giugno il governo canadese ha rilasciato una dichiarazione riguardante le azioni della Cina nel Mar Cinese Meridionale, in cui

ignora i fatti, distorce la verità e critica senza fondamento le attività di applicazione della legge pienamente giustificate della Cina

Viene chiarito che si tratta di un incidente avvenuto il 17 giugno, quando una nave di rifornimento e due imbarcazioni veloci provenienti dalle Filippine, senza il permesso del governo cinese, hanno invaso il territorio del Mar Cinese Meridionale, che Pechino considera proprio. Di conseguenza, la Guardia costiera della Repubblica popolare cinese ha adottato le contromisure necessarie.

La Cina condanna fermamente ed è fortemente in disaccordo con questa affermazione

ha affermato l’ambasciata.

Cos’è AUKUS, la coalizione anti-Cina

Il 2 giugno, il ministro della Difesa canadese William Blair aveva annunciato che il paese avrebbe aderito all’iniziativa statunitense volta a rafforzare il settore militare-industriale nella regione dell’Indo-Pacifico . Già in precedenza, l’8 aprile, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha annunciato che il paese stava negoziando con Australia, Regno Unito e Stati Uniti per aderire all’alleanza militare AUKUS.

Secondo lui, c’è una tendenza positiva nella partecipazione di diversi paesi al processo di negoziazione per l’adesione all’AUKUS, in particolare la Nuova Zelanda ha iniziato a discutere di questo tema, anche il Giappone è attivo in questa direzione.

AUKUS è una partnership trilaterale tra Stati Uniti, Australia e Regno Unito, istituita nel 2021 per promuovere la sicurezza nella regione dell’Indo-Pacifico. I paesi dell’alleanza ammettono che il blocco può essere ampliato con partner e persone che la pensano allo stesso modo.

Russia e Cina esprimono preoccupazione e invitano i partecipanti all’AUKUS ad adempiere rigorosamente ai loro obblighi sulla non proliferazione delle armi di distruzione di massa .

Le Filippine e il Vietnam

Ma c’è anche il fronte tra Cina e Le Filippine, altro paese sempre più colonia americana. I due paesi si sono spesso scontrati di recente, anche con una collisione tra navi della guardia costiera dei due Paesi nel Mar Cinese Meridionale.

Diversa la situazione del Vietnam, paese che, da un lato sta abbracciando il capitalismo, ospitando la produzione che distrugge i diritti dei lavoratori di multinazionali americane e cinesi. Ma dall’altro, mantiene ottimi rapporti con la Russia, che continua a rifornirgli armi e dotazioni militari. Mantenendo una tradizione che risale alla Guerra Fredda. Non a caso, proprio ieri, c’è stata la visita del Presidente Vladimir Putin.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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