Musica in Campania, un altro anno disastroso: i pochi eventi degni di nota

La musica è finita, i giovani se ne vanno”. Possiamo parafrasare così la canzone del grande e compianto Franco Califano per descrivere lo stato dell’arte della musica in Campania. Regione che ha come capoluogo una città che ha dato i natali a tenori, canzoni cantate in tante lingue, cantanti indimenticabili, artisti che hanno primeggiato nel loro genere.

Oggi, invece, la Regione vive un coma forse irreversibile. Non riuscendo più a partorire artisti di spessore (gli ultimi sono stati Pino Daniele e i 99 Posse), capaci di rivoluzionare la musica a livello nazionale. Gli ultimi, a mio avviso, sono stati Pino Daniele tra la fine degli anni ‘70 e la fine degli anni ‘80, e i 99 Posse nel corso degli anni ‘90. Il primo, è stato forse il massimo esponente del blues in Italia. I secondi dell’underground.

In generale, comunque, la regione Campania latita di pure di eventi “importati”. Negli utimi anni qualche «colpo» è stato messo a segno dal Noisy Naples Fest alla Mostra d’Oltremare (Robert Plant, Sting & Shaggy, Noel Gallagher, Kasabian) e da Pompei (David Gilmour, King Crimson, James Taylor, Elton John) grazie all’impegno di Mimmo D’Alessandro dell’Alessandro & Galli. Il quale ora sogna di portare i Rolling Stones nell’anfiteatro degli scavi di Pompei. Proprio come fu fatto nel 1994 con i Pink Floyd.

Altra musica, in tutti i sensi, a meno di 400 km da Napoli. Ossia Firenze, dove il Firenze Rock Festival ha avuto un impatto per l’economia della città pari a 42.1 milioni di euro. Del resto, vanta nomi come Tool, Smashing Pumpkins, Ed Sheeran, The Cure, Dream Theater. Stessa cosa per Roma: Kraftwerk, Thirty Seconds To Mars, Skunk Anansie, Ben Harper. Tornando in Toscana e vicino Firenze, dice la sua pure il Lucca Summer Festival con Scorpion, Toto, Take That, Sting, Mark Knopfler, Elton John, Tears for Fears.

Quali sono gli eventi previsti in Campania per il 2019? non certo nomi ridondanti. Ecco il programma.

[sta_anchor id=”eventi”]Eventi in Campania 2019[/sta_anchor]

campania eventi 2019

Come fa notare Il Corriere del Mezzogiorno, Napoli, Eboli e Caserta continuano ad essere mete obbligatorie degli artisti nostrani. Si comincia il 5 con Luchè al Palapartenope (sold out), mentre i Tiromancino saranno il 31 al teatro Augusteo. Ermal Meta sarà il 4 febbraio al teatro Bellini, Riccardo Sinigallia al DuelBeat il 7. Emma il 18 al PalaSele di Eboli.

Il 3 marzo Benji e Fede saranno alla Casa della Musica che ospiterà Guè Pequeno il 23 marzo. I Negramaro saranno al Palamaggiò di Caserta (8 e 9) e al PalaSele (11). Il 14 marzo sarà la volta di Salmo al Palapartenope che accoglie Antonello Venditti e il suo Sotto il segno dei pesci tour il 16.

All’Augusteo il 19 ci sarà Carl Brave, mentre il 19 e il 20 Claudio Baglioni sarà protagonista al Palamaggiò. I Thegiornalisti, applauditissimi nell’ultimo anno, saranno il 28 al PalaSele mentre due giorni dopo toccherà a Fedez. Elisa sarà all’Augusteo il 30 e 31 marzo. E c’è attesa intanto per il live degli Apparat del 5 aprile al Bellini.

E ancora ad aprile: The Kolors (8, DuelBeat), Roberto Vecchioni (17, Palapartenope), Anastasio (17, DuelBeat), Sfera Ebbasta (19, Palapartenope), Manuel Agnelli (23, Bellini), Ultimo 27 aprile al Palasele (il 28 e 29 maggio sarà poi al Palapartenope). Doppia data (6 e 7 maggio) anche per Alessandra Amoroso al Palapartenope (dopo il live del 23 marzo al Palasele). Raf e Umberto Tozzi saranno insieme il 7 maggio al Palasele. Il 15 maggio infine il Brad Mehldau Trio sarà al Bellini.

Il 16 Marco Mengoni sarà al Palamaggiò di Caserta e il 18 al PalaSele di Eboli. Giorgia il 19 al Palapartenope e Fiorella Mannoia il 27 all’Augusteo.

L’unico evento annunciato per quest’estate pare essere il 13 luglio quello di Lorenzo Jovanotti che col suo Jova Beach Party approderà a Castelvolturno. Il che include anche volutamente un messaggio sociale.

Vedremo se nella seconda metà del 2019 arriverà qualche altro nome di grido. Ma ne dubito fortemente. Forse potrebbe arrivare qualche concerto di Vasco e Ligabue. Instancabili nonno e zio del rock italiano.

Eppure, siamo al paradosso: la Campania è la regione con più giovani in Italia. Ma li maltratta. Costringendoli ad emigrare e offrendo poco anche per quanto concerne la musica.

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