La Camorra sta guadagnando con le mascherine: l’allarme

La Camorra sta guadagnando con le mascherine: l’allarme

Introduzione

Le organizzazioni criminali sono sempre molto leste ad individuare nuove strade per guadagnare. A mettere il becco laddove si può trarre profitto, a prescindere dalla categoria. E così la camorra ha investito sulle mascherine che da quasi 2 anni usiamo contro il Covid-19.

La cosa non sorprende forse più di tanto, perché il primo lockdown e in parte le successive restrizioni, hanno messo in difficoltà commerci molto proficui per la Camorra. Come quello legato alla droga o alla prostituzione.

L’allarme è stato lanciato dal presidente della Corte d’Appello Giuseppe De Carolis di Prossedi, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Napoli. Queste le sue parole.

Gli affari della Camorra sulle mascherine

Come riporta Vesuviolive, sono state queste le parole sul fenomeno del presidente della Corte d’Appello di Napoli:

È stato notato un notevole interesse da parte della criminalità organizzata per la distribuzione, produzione e commercio di dispositivi di protezione, in particolare mascherine chirurgiche e non, anche con vendite di grossi quantitativi a enti locali e ospedalieri. Questo affare garantisce spunti sia per il riciclaggio che per nuove fonti di guadagno

Altro passaggio importante ha esortato i giovani nello sconfiggere la camorra. Il Procuratore Generale Luigi Riello ha sostenuto:

Non siate indifferenti, non abbiate paura. Voi insieme a noi potete fermare questa feccia di assassini, di affaristi, di faccendieri, di vigliacchi che, se si sentiranno schifati, diciamolo brutalmente, senza perifrasi, se ne andranno via con la coda tra le gambe. Dimostriamo così che Napoli è grande. Bando a mandolini, chitarre, sceneggiate e oleografia stantia, largo ai fatti

Conclusioni

Il tutto, in attesa di capire se l’uso prolungato delle mascherine durante il giorno possano impedire l’assunzione di ossigeno, far respirare l’aria espirata, o addirittura portare ad avvelenamento da anidride carbonica (CO2). La cosiddetta ipercapnia.

Gli esperti dicono che non esistono evidenze scientifiche. Un po’ la stessa litania che ascoltiamo da anni sulla correlazione tra tumori e cellulari. Ma forse, qualche verità emergerà a Pandemia finita. Semmai finirà.

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