E cosa dire poi della Var, quella che per un ventennio aveva auspicato Aldo Biscardi, al grido ripetuto “vogliamo la moviola in campo!”. Var che però, dopo un utilizzo iniziale, sembra già essere stata sottomessa alle decisioni arbitrali. Finendo per creare anch’essa delle polemiche.
La tecnologia applicata al calcio crea sempre delle storture di naso. Specie nei duri e puri che ritengono che sia uno sport squisitamente umano e, in quanto tale, suscettibile di errore umano. Anzi, bello anche per questo, essendo la palla rotonda. Tuttavia, poi non ci si dovrebbe lamentare quando arbitri e guardalinee non vedono falli, fuorigiochi, rigori.
Inoltre, sta per arrivare una nuova tecnologia. Che cambierà ancora di più le cose nel calcio. Vediamo [sta_anchor id=”algoritmo”]quale[/sta_anchor].
Arriva algoritmo che decide calendario partite di calcio
Come riporta QuiFinanza, gli orari delle partite di calcio tra non molto li deciderà un software. È questa l’idea che potrebbe rivoluzionare il calcio professionistico europeo nel giro di pochissimo tempo.
L’obiettivo è massimizzare l’audience televisivo, ma anche l’affluenza di pubblico negli stadi e, ovviamente, far crescere i fatturati dei club e il business che ruota intorno al mondo del calcio. Al sistema, gestito dall’intelligenza artificiale, stanno lavorando da tempo analisti e matematici per mettere a punto un algoritmo capace di stabilire gli orari migliori per far disputare gli incontri calcistici e incrementare gli ascolti.
La prima a sperimentare l’efficacia dell’intelligenza artificiale sarà La Liga spagnola che ha già annunciato la novità tramite il suo Presidente Javier Tebas. Dal prossimo febbraio, infatti, il progetto dovrebbe diventare già operativo e sarà la tecnologia a decidere gli orari di gioco dei match per ogni giornata di campionato sulla base di una consistente mole di dati raccolti ed elaborati in precedenza.
“La jugada financiera” ha riportato per prima le dichiarazioni di Tebas su questa importante novità: “Siamo in fase di test. L’altro giorno abbiamo presentato il progetto al comitato delegato de La Liga. È l’applicazione dell’intelligenza artificiale al calcio”. Parole che confermano un’intenzione precisa, da sempre al centro delle politiche dei vertici del torneo spagnolo: far crescere il prestigio di questo campionato al di fuori dei confini nazionali.
Ne è prova il fatto che spesso i “big match”, in Spagna, siano programmati in modo da poter essere seguiti in diretta anche in altri continenti. L’introduzione di un sistema basato sull’intelligenza artificiale, dunque, dovrebbe essere funzionale anche a questo obiettivo.
Il sistema su cui si lavora in Spagna – ha aggiunto lo stesso Tebas – è il frutto del lavoro di 6 matematici e svariati collaboratori che stanno raccogliendo dati utili sulle presenze registrate negli stadi dal 2003. Questi dati, inseriti in un apposito database, saranno incrociati con quelli relativi agli ascolti radio-televisivi nazionali degli ultimi 4 anni.
Successivamente, il sistema sarà interrogato attraverso 27 domande (variabili) inerenti, ad esempio, la posizione di una certa squadra in classifica, le previsioni per la prossima partita e tutto quello che può determinare con sufficiente approssimazione le stime di affluenza e di audience.