Caivano sì, Scampia no: le strane preferenze della Meloni

Caivano sì, Scampia no: le strane preferenze della Meloni

Tutti abbiamo in mente l’attivismo del Governo Meloni, e proprio nella persona di Giorgia, riguardo la questione Parco Verde, il quartiere difficile (per usare un eufemismo) di Caivano. Comune a Nord di Napoli. Tanto da promulgare un decreto denominato proprio come il comune. Tornandoci anche successivamente, inscenando un siparietto con il Governatore Vincenzo De Luca, il quale, ad onor del vero, non ha mosso alcun dito nei suoi quasi 15 anni di governo regionale in merito alla questione.

Mentre per quanto sta accadendo a Scampia – altro quartiere “difficile”, ma del Comune di Napoli, reso celebre al mondo, oltre per essere stato scenario della serie Tv Gomorra, anche per essere stato la piazza di spaccio più importante del mondo (scettro che poi ha passato proprio al Parco Verde) – non si è neppure degnata di presentarsi in loco. Né di proporre decreti denominati “ad hoc“.

Eppure, in queste ore si stanno consumando tensioni e proteste tra gli abitanti delle Vele di Scampia che questa mattina si sono visti recapitare dagli agenti della Polizia Municipale di Napoli gli ordini di sgombero ad horas da 54 alloggi, firmati ieri dal sindaco Gaetano Manfredi. Complice la situazione di pericolo degli appartamenti che si trovano nella Vela Rossa e nella Vela Gialla, e segue la tragedia di questa estate, quando il crollo del ballatoio nella Vela Celeste ha ucciso tre persone e ferito altre tredici.

La situazione complicata nelle Vele

Come denuncia uno degli abitanti sfrattati (dichiarazioni riportate dal Corriere del Mezzogiorno):

Sappiamo che un giorno ci “cacceranno” ma poi nessuno ci affitterà la casa. C’è forte discriminazione nei nostri confronti quando diciamo che veniamo dalle Vele di Scampia

Le istituzioni devono fare qualcosa, perché non possono costringere 500 famiglie dalle tre Vele di Scampia a dormire per strada. Il Comune di Napoli già dà un contributo a quelli della Vela Celeste, ma non c’è nessuno gli che affitta le case

Io ho due figli – aggiunge – e vivo con l’ansia che dovrò affrontare il disagio che già stanno vivendo le famiglie uscite dalla prima Vela. Stamani erano pure loro tutti qui, perché non hanno una casa. Le istituzioni dove sono? Ci stanno abbandonando, come ci hanno sempre abbandonato. Non hanno mai fatto niente

Io sono mamma di quattro figli la casa a me chi l’affitta? Nessuno. Ho già incontrato qualcuno del settore, ma la risposta è sempre la stessa: la casa l’affittano a chi ha massimo due figli. E poi chiedono la busta paga, io dove la prendo? Solo con il sussidio comunale non te la affittano e chiedono anche più soldi, perché sanno che parti dal contributo del Comune

è proprio il Comune che dovrebbe trovarci un alloggio. Noi qui la paghiamo la pigione, e la pagheremo anche in un’altra casa, basta che ce la trovino (…) il problema non è solo il sussidio, noi vogliamo i nostri diritti, vogliamo dignità e, soprattutto, vogliamo vedere i cantieri aperti per costruire le nuove palazzine

Cosa dice Manfredi sulle Vele di Scampia

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi cerca di rassicurare le persone sgomberate:

Chi viene dalle Vele non deve avere uno stigma. Siamo in una fase transitoria di una situazione che, sono molto fiducioso, noi risolveremo in maniera radicale, ci vuole anche solidarietà ed è un atto di civiltà

Noi garantiamo il supporto economico – ha sottolineato – e dunque queste persone possono pagare. Inoltre stiamo lavorando, insieme al prefetto e alle organizzazioni religiose, per facilitare il reperimento di alloggi

Nel programma di sostegno economico, varato a seguito del crollo che si è verificato lo scorso luglio nella Vela Celeste a cui è seguito lo sgombero da tutti gli appartamenti, rientrano dunque anche gli abitanti della Vela Gialla e della Vela Rossa perché sono anch’esse soggette a procedure di sgombero. Inoltre c’è l’accordo con il Governo centrale, che ringrazio, per supportare tutto il processo delle Vele che è partito dalla Celeste e che si estende a quella Gialla e Rossa. Tutte le attività di sostegno e di reinserimento sono rivolte agli aventi diritto che rientrano nel censimento

Nella Vela Gialla e nella Vela Rossa, secondo i numeri del censimento effettuato dall’amministrazione, vivono poco più di mille persone, per 270 nuclei familiari.

Dalla Meloni nessuna dichiarazione, così come da De Luca. Forse se fosse accaduto nella sua Salerno, si sarebbe attivato di più.

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Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

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