I bronzi di Riace si sarebbero trovati prima sui fondali di Brucoli, per poi essere trafugati ma poi abbandonati.
I bronzi di Riace sono due monumentali opere d’arte recuperate al largo di Riace, comune di Reggio Calabria, nel 1972. Due statue inizialmente ritenute essere degli atleti, ma dopo un’attenta analisi dei dettagli, si è optato per la raffigurazione di due figure mitologiche.
Un’inchiesta della Procura di Siracusa – fascicolo modello 45, relativo cioè ad atti non costituenti notizie di reato – ora però ne ribalta la storia: i due Bronzi di Riace si sarebbero trovati, fino al 1971, nei fondali di Brucoli, in provincia di Siracusa. Per poi essere trafugati ma poi abbandonati a Riace per difficoltà di trasporto.
Perché i bronzi sarebbero di Brucoli e non di Riace
Come riporta Libero, la tesi di fondo dei pubblici ministeri guidati dalla procuratrice Sabrina Gambino, non è di certo nuova. Infatti, era già stata dibattuta dalle Procure di Locri e di Roma, senza però alcun risultato concreto.
Tuttavia, molti a Brucoli ritengono che i bronzi si trovassero sui fondali del proprio comune. All’epoca erano bambini o ragazzini e oggi sono adulti over 60. Mimmo Bertoni, figlio di Pippo, titolare del famoso ristorante “Il Trotilon” di Brucoli, ricorda come, quando aveva 10 anni, Jacques Cousteau (grande esploratore e regista francese, ndr) avesse realizzato un documentario avvalendosi di alcuni sommozzatori romani e calabresi. Lui è convinto che avessero trovato qualcosa ma non dissero nulla.
Poi scende nei particolari:
Io le ho viste caricate da una barca piccola ad una più grande: quattro erano coperte ed una aveva la lancia, l’elmo e lo scudo. È un ricordo che avevo quasi rimosso. Ma anche altre persone lo hanno confermato
E allora perché si trovano a Riace? L’ipotesi più plausibile è che durante il tentativo di trafugarli furono abbandonate frettolosamente durante un controllo. Oppure la barca che le trasportava dovette cederle per le difficoltà a trasportarle.
A Siracusa son convinti che dietro queste operazioni possa essersi nascosta la mano di un boss dell’archemafia che avrebbe avuto interesse a rivendere i preziosi reperti in Italia o all’estero.
Ci sarebbe addirittura una foto che mostrerebbe un “gemello” di uno dei Bronzi ripescato, proprio nel 1971, a Brucoli, da due sommozzatori. Sebbene ci siano forti dubbi sulla sua autenticità.
La storia dei bronzi di Riace
I Bronzi di Riace risalirebbero al V secolo a. c. Come detto, a lungo si è ritenuto potessero essere atleti, ma ormai si ritiene largamente che si tratti di personaggi mitologici. Alti poco meno di due metri, raffigurano in maniera perfetta in ogni dettaglio un aitante corpo muscoloso. Furono scoperti per caso dal fotografo Stefano Mariottini a trecento metri dalla spiaggia di Marina di Riace durante una immersione.
Rappresentano una delle massime espressioni dell’antica Grecia. Negli anni, hanno dato vita a svariate ipotesi e diatribe. Di cui questa campanilistica tutta siculo-calabrese è solo l’ultima.
Foto di Giuseppe Parisi da Pixabay
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