British Museum riapre, ma c’è una clamorosa novità

Riapre il Bristish Museum, dopo la chiusura forzata causa Covid-19. Una chiusura lunga 163 giorni, praticamente la più lunga in tempo di pace nei suoi 261 anni di storia.

Come ricorda Wikipedia, si tratta di uno dei più grandi e importanti musei della storia del mondo. Fondato nel 1753 da Sir Hans Sloane, medico e scienziato che aveva raccolto un immenso patrimonio letterario e artistico presso la biblioteca di Montague House a Londra.

Essa è stata poi rilevata dallo Stato britannico per ventimila sterline 6 anni dopo, aprendola così al pubblico sotto forma di Museo.

Il British Museum, situato a Londra lungo la Great Russell Street, vanta circa 8 milioni di reperti. Che vanno dall’era preistorica a quella contemporanea.

Vediamo quali sono le disposizioni del British Museum ai tempi del Covid-19 e la novità spiazzante principale.

British Museum prezzo e orari

British Museum prezzo orari

Come riporta il sito Londra News, il British Museum ha riaperto da giovedì 27 agosto. Il biglietto va preso esclusivamente online ma l’ingresso è gratuito. Salvo se vogliate partecipare a mostre temporanee a pagamento.

L’orario di apertura al pubblico è dalle 10 alle 17, tutti i giorni. Sul biglietto sarà indicato anche l’orario preciso di ingresso che vi sarà consentito.

Occorrerà seguire il percorso a senso unico, senza possibilità di tornare indietro. Un po’ come all’Ikea insomma. Sarà obbligatorio pure indossare una mascherina.

Per ora, non sono ancora previste mostre temporanee. Che però dovrebbero ripartire nei prossimi mesi.

Queste sono naturalmente le nuove disposizioni ai tempi del Covid-19. Che si spera possano diventare più elastiche quando l’emergenza sarà terminata. Per aggiornamenti, invitiamo a consultare il sito ufficiale del British Museum.

British Museum novità

Sir Hans Sloane statue

Tra le novità più clamorose, però, occorre annoverare il fatto che sia stata rimossa la statua di Sir Hans Sloane, fondatore del museo nato in Irlanda nel 1660.

Come riporta Arts life, a pesare sul personaggio il suo passato di schiavista. Dato che avrebbe acquistato schiavi africani in Giamaica, destinati a lavorare nelle piantagioni di zucchero di proprietà di sua moglie.

Il busto sarà spostato in un’area dedicata agli oggetti che contestualizzano il suo passato di mercante di schiavi. Collocato in un’area protetta con un vetro di sicurezza per evitare vandalizzazioni.

Del resto, Londra è stata oggetto di atti iconoclasti collegati al movimento Black Lives Matter. Nato dopo la morte brutale di George Floyd per opera di un poliziotto.

La scelta è comunque discutibile, dato che il British Museum deve la sua esistenza proprio a Sir Hans Sloane. Ed è assurdo che venga derubricato così. Del resto, la stessa Londra trae benefici dal Museo, visto che è una delle principali attrazioni turistiche. Siamo di fronte alla solita assurdità del politically correct. Ma questa forse è la più clamorosa vista fino ad ora.

Oltretutto, la storia del Regno Unito è piena di soprusi e prevaricazioni di culture altrui. Perpetrati per secoli.

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