La Bosnia ed Erzegovina si propone come interessante meta turistica. Vediamo di seguito cosa fare e vedere, come arrivare, cosa mangiare.
Gli italiani della ex Jugoslavia conoscono e apprezzano soprattutto due paesi: Slovenia e Croazia. Soprattutto per la vicinanza piuttosto immediata rispetto alla costa adriatica. La Croazia, soprattutto, negli anni zero del 2000 è stata una meta molto economica. Un vero paradiso a basso costo. Poi i continui rincari dovuti alla speculazione della domanda, e il recente approdo dei croati dell’Euro, hanno fatto sì che ciò non fosse più così. Pochi o quasi nessuno conoscono invece la Bosnia ed Erzegovina.
Non poco travagliata è la storia di questo paese, anche perché collocato nel cuore di quella che una volta era la grande Jugoslavia. E dunque, anche per questo, è stata per secoli crocevia di culture, religioni e, purtroppo, conflitti. Non a caso, si trova nel mezzo di due delle protagoniste della guerra che infiammò i Balcani negli anni ’90 del secolo scorso: Croazia e Serbia. Non a caso, la capitale Sarajevo fu praticamente rasa al suolo ma ricostruita nel suo splendore e nelle sue caratteristiche.
Oggi la Bosnia ed Erzegovina si propone come interessante meta turistica. Vediamo di seguito cosa fare e vedere qui, ma anche come arrivare dall’Italia.
Cosa vedere in Bosnia ed Erzegovina
Quattro, su tutte, sono le attrazioni imperdibili in Bosnia ed Erzegovina.
La capitale Sarajevo
Sarajevo è il cuore pulsante del paese, dove Oriente e Occidente si incontrano, per uno spettacolare mix culturale e artistico. Sarajevo e il suo circondario è strategico per raggiungere le vicine località sciistiche. Mentre l’unico piccolo sbocco sul mare del paese è rappresentato da Neum, che spezza così il monopolio croato su quella sponda. Pertanto, il paese è da valutare soprattutto per vacanze culturali e sciistiche.
Tornando a Sarajevo, è possibile apprezzare ed immergersi negli incantevoli meandri di Bascarsija, l’antico quartiere turco.
Altro luogo d’interesse imperdibile è il Museo Nazionale, così come il Teatro Nazionale. Interessante è anche la cittadella di Vratnik, testimonianza d’epoca asburgica, un tempo molto più estesa. Qui sorge la Torre Kula Ploce, dalla quale è possibile godere di un ottimo panorama, ma nella quale spesso sono organizzate mostre temporanee.
Non manca poi uno spazio per chi ama la natura, visto che a Sarajevo scorre il lungo fiume Miljaca.
La città medievale di Jajce
Giusto a metà tra Sarajevo e Zagabria (che ricordiamo essere la capitale della Croazia), si trova Jajce, una caratteristica città medievale. In quanto tale, è possibile apprezzare i tipici vicoli lastricati con sanpietrini e ciottoli, oltre che un mix di culture visto che ha subito anche essa varie dominazioni. Anche qui la cultura musulmana e quella occidentale hanno lasciato un esplosivo mix urbanistico. Imperdibile la Chiesa di San Luca. Nei suoi dintorni troviamo le spettacolari Cascate della Pliva.
Mostar, dove spicca il giglio bosniaco
Vicino Jaice troviamo Mostar, dove è possibile apprezzare la Città Vecchia, chiamata Stari Gard, prima di tutto, e il ponte più rappresentativo, lo Stari Most, ricostruito dopo il conflitto.
Molto bella la moschea di Karadozbeg, nonché la Franjevacka crkva, la chiesa con il più alto campanile del Paese che vale la pena di essere risalito per godere di un bel panorama.
Anche a Mostar gli eco-friendly troveranno pane per i propri denti. Infatti, è possibile apprezzare il parco naturale che ospita diverse specie di piante. Su tutte spicca la varietà di giglio bosniaco.
Infine, è anche possibile visitare la casa del poeta Aleksa Šantić, vissuto tra la seconda metà del 1800 e gli anni ’20 del ‘900.
Medjugorje, meta cattolica
Chiudiamo con Medjugorje, meta turistica trattata ancora con scetticismo dal Vaticano (ne abbiamo parlato qui). Diventata tale da quando, il 24 giugno 1981, 6 adolescenti sostennero di aver assistito all’apparizione della Vergine Maria. Oggi si assiste all’approdo quotidiano di migliaia di pellegrini da tutto il mondo.
Cosa fare in Bosnia ed Erzegovia
Oltre a visitare i luoghi di cui sopra, è possibile assistere a celebrazioni come il Bajram e il Kurban Bajram, un periodo di tre giorni che si ripete due volte all’anno, durante il quale le scuole sono chiuse e si organizzano visite a tutti i membri delle famiglie e si prepara il baklava, dolce tipico della cucina turca e balcanica.
Si tratta di una sfoglia ripiena e coperta di sciroppo di zucchero e miele, apprezzabile anche nei bar e nelle pasticcerie delle città bosniache.
Si tengono anche manifestazioni meno apprezzate da chi ha una certa sensibilità per le questioni animaliste, come la Bosanska Korrida. Un combattimento tra tori.
E’ anche possibile apprezzare tanti negozi che vendono prodotti di artigianato, come gli oggetti in legno e rame o le camicie e le tovaglie ricamate con trame particolari.
Cosa mangiare in Bosnia ed Erzegovina
A quanti invece sono interessati alla cucina bosniaca, diciamo che, per quanto molto simile a quella degli altri Paesi balcanici, qui si sente molto l’influenza della cultura musulmana.
Molto facile da trovare è il kebab e il bosanski lonac, piatto simile a uno stufato nel quale la carne di montone è mescolata a cavolo e paprica.
E’ possibile apprezzare anche il burek , una torta composta da strati di formaggio e carne. La pida è invece una specie di piadina ripiena di carne trita.
Tante poi le minestre:
- la trahana (con la pasta fatta a mano in casa);
- la pasulj corba (con fagioli, in alcuni casi anche con salumi);
- la kupus corba (minestra di cavolo dal sapore acido);
- la begova corba (con pollo, uova e verdure);
- il bosanski lonac (con diversi tipi di verdure e di carne, tranne il maiale, tagliatti a pezzi di dimensione non piccola);
- la bamija (con una verdura tipica del luogo).
Si trova anche il formaggio “del sacco”, con latte crudo di pecora o vacca. Prende questo nome perché conservato in un sacco di pelle di pecora affumicata, che ne preserva tutto il sapore.
In Bosnia si può anche sorseggiare una bevanda alla prugna, chiamata la slivovica.
Come arrivare in Bosnia ed Erzegovina
Dall’Italia, il paese può essere raggiunto con un volo di circa 4 ore (ma con scalo). O in macchina con un viaggio di circa 14 ore considerando come punto di partenza Milano (ma vanno valutati fattori come le soste, il traffico, ecc). Come vedremo, la soluzione migliore è il traghetto. Non c’è invece il fuso orario.
Aereo
L’aereo non è il mezzo più comodo per arrivarci. Infatti, occorre fare almeno uno scalo, a Vienna, Monaco, Budapest o Belgrado. Tra le compagnie aeree che servono il paese troviamo: Austrian Airlines, Lufthansa, Malev e Jat.
Auto
Se si sceglie l’auto, occorre calcolare che da Milano a Sarajevo sono circa 1.200 chilometri. Quindi parliamo di un viaggio di circa 14 ore. Ma per chi arriva da sud occorre aggiungere altri 800-100 km a seconda del punto di partenza.
Traghetto
La soluzione migliore sono i traghetti. Da Ancona sono attivi collegamenti marittimi con i porti di Dubrovnik e Spalato dai quali è possibile proseguire su strada. Nel periodo estivo è possibile trovare i collegamenti marittimi effettuati con navi veloci che impiegano meno di 5 ore.
In media parliamo di un viaggio di circa 6-10 ore. Esistono anche traghetti che viaggiano di notte, così da arrivare sul posto in mattinata e non perdere un giorno in viaggio.
Quando conviene andare in Bosnia ed Erzegovina
Le stagioni migliori sono il piena Primavera (soprattutto i mesi di aprile e maggio) o gli inizi di Autunno (settembre e ottobre). Questo per una vacanza cultura e naturalistica, poiché sono periodi dal clima mite e meno piovoso.
Ovviamente, se l’obiettivo è raggiungere gli impianti sciistici, allora conviene andarci tra dicembre e inizio marzo. O a luglio e agosto se si vuole sfruttare il poco tratto di mare; ma è sconsigliabile farlo in alta stagione perché, come immaginabile, i prezzi sono più alti.
Documenti necessari in Bosnia ed Erzegovina
E’ sufficiente la semplice carta di identità in corso di validità, con almeno 90 giorni di validità residua.
Moneta Bosnia ed Erzegovina
La moneta ufficiale è il Marco bosniaco, detto anche Marco convertibile. Per fortuna però, l’Euro, è accettato dai principali esercizi commerciali e dalle strutture alberghiere per facilitare i turisti europei.
Conviene andare in Bosnia ed Erzegovina?
A chi è consigliata
In conclusione, il paese è molto interessante e affascinante, soprattutto per chi ama il lato urbanistico di un paese, il suo folklore, le sue tradizioni. Ma anche la montagna e sciare.
A chi è sconsigliata
E’ sconsigliata per chi vuole fare una vacanza di mare e per chi non ama viaggi lunghi, scali in aereo, ecc.