Amministrative Gran Bretagna: dall’Irlanda del Nord a Westminster sconfitta per Johnson

Introduzione

E’ una dura sconfitta quella che Boris Johnson, Premier della Gran Bretagna, deve digerire. I conservatori hanno perso un po’ ovunque: dalla storica roccaforte di Westminster nel cuore di Londra all‘Irlanda del Nord, passando per Scozia e Galles.

Certo, i laburisti non ne hanno approfittato particolarmente, alle prese da anni con una crisi di leadership e di idee che in realtà appartengono da tempo alla Sinistra mondiale. Mentre molto bene sono andati i Liberaldemocratici, mentre avanzano anche i Verdi.

La situazione si complica in Irlanda del Nord

In Irlanda del Nord la situazione si fa molto dura, giacché, come riporta Il Giornale, per la prima volta nella sua storia, ad avere la maggioranza nell’assemblea di Stormont, creata su misura per gli Unionisti, sarà proprio il partito avversario: quello del Sinn Fein.

Se gli Unionisti si rifiuteranno di far parte dì un esecutivo che ha come Primo Ministro il rappresentante nazionalista, le cose si metteranno ancora peggio. Bene anche i centristi di Alliance che dimostra la volontà di una parte degli elettori dì smarcarsi una volta per tutte dalle feroci lotte intestine del passato.

In Irlanda la situazione si è fatta tesa da quando è passata la Brexit, che ha peggiorato i rapporti con la Gran Bretagna, dato che le politiche doganali sono state riscritte e non come volevano gli irlandesi dell’EIRE. Inoltre, gli stessi nordisti avevano votato a maggioranza per il Remain, mostrando la propria opposizione all’uscita britannica dall’Ue.

Sconfitta Johnson ragioni

Come riporta RaiNews24, tra i principali motivi della sconfitta di Boris Johnson occorre annoverare lo scandaloPartygate“, riguardante feste e altri raduni del governo e del personale del Partito conservatore tenuti durante la pandemia di COVID-19 nel 2020 e nel 2021. Quando le restrizioni di salute pubblica hanno vietato la maggior parte degli assembramenti.

Ma anche il costo della vita sempre più difficile da sostenere, acuito dalla Brexit. E poi un altro scandalo in casa Tory: le accuse rivolte a ben 56 parlamentari, di molestie sessuali, fra questi anche tre ministri attualmente in carica.

Infine, la posizione presa rispetto alla guerra della Russia all’Ucraina, che vede la Gran Bretagna tra le posizioni più dure rispetto a Putin. Anche se qui bisogna capire se gli inglesi conservatori vorrebbero qualcosa di più oppure toni meno belligeranti, per concentrarsi di più sulle questioni interne.

Fatto sta che le politiche si terranno tra 2 anni e si preannuncia un quadro molto complicato, giacché, se è vero che i Conservatori sono in caduta libera, le opposizioni non sembrano ad oggi pronte al sorpasso.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Una risposta a “Amministrative Gran Bretagna: dall’Irlanda del Nord a Westminster sconfitta per Johnson”

  1. iente passa inosservato. Devi pagare per tutto.
    Tutto sulla Terra è interconnesso.
    La regina d’Inghilterra dovrebbe vergognarsi
    Il custode della pietra visse fino ai capelli grigi
    La razza bianca sta cercando di distruggere
    Mandato assassini in Ucraina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.