In questi giorni si è sollevato un polverone relativo all’intenzione del Governo Meloni di sopprimere il Bonus cultura di 500 euro erogato ai giovani ormai da qualche anno, di recente gestibile tramite la App 18. Bonus concesso a quanti compiono i 18 anni di età e spendibile in acquisto di beni e servizi legati alla cultura: libri, biglietti di eventi, ecc.
Il Bonus cultura giovani di 500 euro in questi anni è stato erogato a tutti, indistintamente. Non solo, si sono verificati molti casi di frode. Giacché in Italia, come al solito, “fatta la legge, trovato l’inganno“.
Ma è proprio questo che il centro-destra vuole evitare: frodi e concessioni troppo generose anche a chi non ne ha bisogno. Proprio quanto invece è accaduto in questi anni con l’impalcatura data dalla sinistra. O, meglio, dal Pd con l’appoggio di altre forze, a turno o insieme, come Cinquestelle, Lega e Forza Italia.
Sebbene soprattutto Partito democratico e M5S oggi gridino al taglio in sfavore dei meno abbienti e contro la promozione della cultura tra i giovani.
Vediamo come cambierà il Bonus cultura per i giovani.
Bonus cultura giovani come cambia
Come ogni domenica, in quello che rievoca “i discorsi del caminetto” che il presidente americano Franklin Delano Roosevelt teneva in radio per far sentire più vicina la propria presenza ai suoi concittadini in un contesto storico difficile come quello di inizio anni ’30 (post-Grande Depressione del ’29), Giorgia Meloni ha tenuto domenica scorsa la rubrica “gli appunti di Giorgia“, in cui chiarisce agli elettori i dubbi circa l’operato del governo attraverso brevi risposte sui temi di più stretta attualità.
Come riporta Il Giornale, la Meloni ha ribadito il concetto che il bonus cultura per i giovani non sarà soppresso, ma erogato a chi ne ha davvero bisogno, quindi in base all’ISEE. Infatti, tra i passaggi più esplicativi del suo intervento troviamo
Io penso che non ci sia ragione per la quale i figli di un milionario, di un parlamentare, mia figlia se domani compisse 18 anni
E poi ha accennato alle truffe
occorra lavorare un pò sulle truffe, perchè se ne sono viste diverse. Confermiamo vogliamo apportare modifiche alla norma senza però levare risorse da questa destinazione
Carta cultura per i giovani come funziona
Il bonus prenderà il nome di Carta cultura, e, come spiega sempre Il Giornale, ha lo scopo di ovviare alle troppe truffe che si sono verificate in questi anni. Che hanno dato vita anche a giri d’affari incredibili e oggi sotto la lente della Magistratura. Tra queste, anche quelle riguardanti all’acquisto dei libri di testo scolastici tramite il bonus, dunque aggirando le sue originarie finalità.
Per esempio, l’idea del Governo Meloni è quella di dare
massima priorità al sostegno della filiera culturale, come teatro, musica, cinema, editoria libraria e patrimonio culturale privato come le dimore storiche
Per i libri di testo sarà invece erogato un sostegno a parte.
Insomma, da ciò si evince quanto la destra al governo sia cambiata. Non più destra liberista e affarista, come quella vista con Berlusconi Premier. Ma una destra “sociale“, più severa e selettiva negli aiuti, al fine di evitare furbizie e sprechi.