Uno studio dimostra come i parenti stretti degli umani riescano almeno in parte a riconoscere l’ignoranza nel partner e aiutarla/o
La teoria della mente, cioè la capacità di pensare a ciò che altre/i stanno pensando, è un’abilità fondamentale nella nostra società: senza di essa non saremmo in grado di riconoscere che qualcuna/o possa avere credenze o prospettive diverse dalle nostre e quindi non avremmo modo di rapportarci in maniera appropriata.
Ma è una capacità che hanno solo gli esseri umani? Discussioni in merito vanno avanti da decenni e le prove non sono schiaccianti, ma pare che anche gli altri ominidi (gorilla, oranghi e scimpanzé) la posseggano almeno in parte, facendo pensare che la teoria della mente sia evolutivamente più antica di quanto si pensasse un tempo.
Un esempio dimostrato è quello degli scimpanzé selvatici, che quando avvistano un serpente, anche se giocattolo, sembrano richiamare l’attenzione di altri membri del gruppo che essi sanno essere ignari del pericolo.
Finora, però, mancavano esperimenti effettuati in ambienti controllati, che potessero dare risultati inequivocabili; ci ha quindi pensato una coppia di neuroscienziati americani ad affrontare il problema.
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