In questi giorni, è circolata la notizia secondo la quale il Governo Draghi avrebbe soppresso alcune imposte. Nella fattispecie bollo auto, IMU e TARI.
Una notizia che mi aveva sorpreso, sia alla luce del periodo storico di vacche magre che non consente certo certi sconti nei confronti dei contribuenti. Sia alla luce del fatto che al governo ci siano personalità non certo orientate verso certe decisioni.
Ed infatti, come volevasi dimostrare, non si tratta di soppressioni ma di condoni. Il che però conferma quanto alla fine il Governo Draghi sia un governo in stile berlusconiano, e la prima prova lo sono stati i tanti ministri di Forza Italia presenti nell’esecutivo. Malgrado il risultato elettorale non proprio esaltante del partito di Berlusconi.
Ma, come già descritto in questo articolo, Draghi è molto riconoscente verso Berlusconi, che spinse per la sua investitura a Presidente della Banca d’Italia prima (2001) e Presidente della Banca centrale europea poi (2011).
Ma torniamo a bollo auto, IMU e TARI e vediamo quali sono le vere novità in arrivo e chi ne beneficia.
Condono per bollo auto, IMU e TARI: chi sono beneficiari
Chi sono i beneficiari del condono per bollo auto, IMU e TARI? Ormai si chiama Pace fiscale e non più condono. Una parola che rievoca un regalo ai furbetti del fisco.
Come riporta Qui Finanza, l maxi condono fiscale – perchè di questo si tratta – riguarderebbe la rottamazione delle cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 2005. Il cui importo deve essere inferiore ai 5.000 euro.
Se è vero che il condono non è proprio una novità nel nostro paese, così come la Patrimoniale, la vera novità è che non si tiene conto della situazione economica-patrimoniale di un soggetto. Mentre fino ad oggi, almeno si teneva conto dell’ISEE tra i requisiti.
Bollo auto, IMU e TARI: le novità
Certo, fino a quando al governo ci sono partiti come Lega e Forza Italia, già più volte in passato a Palazzo Chigi, nulla di particolarmente strano. Ma che in maggioranza ci siano pure i Cinquestelle che hanno fatto della lotta all’evasione fiscale una delle tante proprie bandiere (poi ammainate) e il Pd, partito delle tasse, che si fa portavoce della trasparenza fiscale appannaggio dei conti statali, allora il discorso cambia.
Ma la vera ciliegina sulla torta è la presenza di Mario Draghi come Premier. Lui che ha contribuito a svendere il patrimonio statale italiano negli anni ’90, ora è disposto a perdere milioni di euro di entrante, quando si potrebbero rateizzare.
L’ennesima presa in giro per i tanti onesti che puntualmente pagano le tasse.