In tanti hanno l’abitudine di tenere il Bluetooth sempre acceso. Ma quali sono i rischi collegati a questa abitudine? E come difendersi?
Il Bluetooth non è certo una tecnologia nuova. Uscita con i telefoni di seconda generazione, utilizzata inizialmente per trasferire file da un telefono all’altro ravvicinati, è passata in secondo piano quando sui telefoni è arrivato internet. Tuttavia, da alcuni anni è tornata alla ribalta grazie al fatto che ormai tramite Bluetooth si connette di tutto, per la realizzazione della cosiddetta Internet of things. Ma quali sono i rischi di tenere il Bluetooth sempre acceso?
In effetti, questa funzione è parte integrante delle nostre vite, visto che al telefono colleghiamo gli auricolari, gli smartwatch, gli elettrodomestici, i dispositivi della domotica, l’auto, ecc. Dunque, in tanti hanno l’abitudine di tenere il Bluetooth sempre acceso, proprio per non disconnetterlo continuamente.
Tuttavia, non mancano rischi collegati a questa abitudine piuttosto diffusa. Vediamo quali.
Quali sono i rischi di tenere il Bluetooth sempre acceso
Come riporta Money, si sta diffondendo una truffa chiamata Bluesnarfing: blue sta per Bluetooth e snarfing tradotto in italiano significa “sgraffignare”. Dunque, accaparrarsi qualcosa senza autorizzazione del proprietario. In questo caso, dati sensibili.
I criminali informatici, tramite Bluetooth, entrano in possesso di password usate per i vari siti, profili social, messaggi sulle chat, e-mail e, cosa ancor più grave, dati per accedere a carte e conto corrente bancario.
Affinché ci riesca, il cybercriminale deve trovarsi piuttosto vicino alla vittima, in una distanza quantificata in un raggio massimo di 20 metri.
Come difendersi dal Bluesnarfing
Oltre alle solite raccomandazioni
- usare password complesse, contenenti lettere, numeri, almeno un carattere speciale e lunghe almeno 8 caratteri;
- cambiare le password periodicamente, mediamente ogni 3 mesi;
- utilizzare carte prepagate e non di debito per fare acquisti online, così il ladro virtuale entrerà eventualmente in possesso solo dell’importo che abbiamo sulla carta e non dell’intero importo sul conto corrente:
- mantenere aggiornato il proprio software, così da far acquisire al dispositivo le migliori patch di sicurezza;
occorre aggiungere le raccomandazioni legate strettamente al Bluetooth, come:
- disattivarlo quando non lo usiamo, per quanto possa essere una scocciatura. Saranno le app a chiedere di attivarlo in caso serva;
- non accettare in automatico richieste di connessione da parte di estranei, ma inviare sempre un’autorizzazione;
- impostare il proprio dispositivo in modalità «non rilevabile» per impedire agli intrusi di trovare il telefono.
Purtroppo il rischio c’è sempre, non solo quando siamo in strada o in un mezzo di trasporto pubblico. Anche nel nostro condominio o negli edifici limitrofi a quello in cui abitiamo, può nascondersi un potenziale hacker. E purtroppo ormai abbiamo l’abitudine di tenere il Bluetooth sempre acceso anche in casa.