Biden votato anche dai morti: il video che lo prova

Joe Biden è il 46mo Presidente degli Stati Uniti. Salvo ribaltone della Corte Costituzionale, alla quale il presidente in carica Donald Trump ha deciso di rivolgersi accusando il suo rivale di aver vinto tramite brogli. Quindi occorrerà attendere ancora un po’ per il passaggio di consegne.

Su chi sia Joe Biden ho parlato ampiamente qui. Così come qui ho descritto chi sia Kamala Harris. Mentre in questo altro articolo ho descritto perché, a mio avviso, Trump fosse meritevole di riconferma.

E’ bastato far vincere un vecchietto di 78 anni e una donna di colore per far credere alla gente che ci attende un futuro da “Mulino bianco“. Roba a cui gli americani ci hanno però già abituati da tempo, fin dallo scontro Kennedy-Nixon.

Detto ciò, a quali brogli si riferisce Donald Trump? Oltre alla sparizione di molti voti appannaggio dei repubblicani – enunciata dal suo avvocato, nonché ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani – anche la poca chiarezza dei voti per corrispondenza. Preferita da 102 milioni di americani complice la paura per il Covid-19. Quindi, per evitare assembramenti ai seggi.

In effetti, pare proprio che a votare siano stati i defunti. E a dirlo non è il solito sitarello complottista, ma anche un giornale autorevole come il New York Post. Ecco un video che lo [sta_anchor id=”morti”]prova[/sta_anchor].

Biden votato dai morti?

biden votato da morti

Come riporta sul suo profilo Twitter il commentatore indipendente Fleccas, nella contea di Mason, Michigan, avrebbero votato anche persone nate nel 1900 o nel 1901. Come dimostrano questi 2 video.

 

Anche il New York Post denuncia che nelle schede elettorali inviate al consiglio elettorale di New York City figurano parecchi votanti deceduti. Come Frances Reckhow di Staten Island, democratica, nata il 6 luglio 1915 e oggi avrebbe 105 anni. Ma, purtroppo per lei, è morta nel 2012, secondo un necrologio depositato presso lo Staten Island Advance.

Un altro voto è stato spedito anche da Gertrude Nizzere, anch’ella democratica registrata, che era nata il 7 febbraio 1919. Avrebbe 101 anni oggi. Avrebbe, perché la cara Gertrude è passata a miglior vita.

Ricordiamo che il New York Post è stato fondato nel 1801. Ed è il sesto giornale americano per tiratura.

Candidato repubblicano eletto ma morto

candidato eletto morto

La fallacia del sistema elettorale americano lo si denota poi da un altro fatto curioso. Che riguarda sempre morti, questa volta non votanti, ma votati.

Come riporta Il Fatto quotidiano, David Andahl ha vinto un seggio il 3 novembre alla Camera nel suo Stato del Nord Dakota. Peccato però che sia morto il 5 ottobre. Correva per i repubblicani.

Il risultato è emerso durante gli scrutini della notte elettorale per le presidenziali americane, durante la quale sono stati rinnovati anche diversi parlamenti locali e gli elettori di alcuni Stati hanno votato su altri quesiti, dalla marijuana per scopo ricreativo all’aborto.

Andahl ha vinto col 36% dei voti correndo contro un presidente di commissione in carica. Aveva 55 anni, era un imprenditore e allevatore del Nord Dakota. Deceduto dopo quattro giorni di ricovero in ospedale.

Ora il partito lo sostituirà con un altro candidato. Speriamo vivo.

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