Ludwig van Beethoven è stato uno straordinario compositore, pianista e direttore d’orchestra tedesco (nativo di Bonn). Malgrado la sordità (ipoacusia) che lo colpì prima dei trent’anni, ha lasciato ai posteri una produzione musicale fondamentale, straordinaria per forza espressiva e capacità evocativa. Influenzando le generazioni successive. Rivoluzionando la musica classica proprio come farà, a sua volta, successivamente Mozart.
Morì a Vienna il 26 marzo 1827 per un avvelenamento da piombo, derivato da un errore medico. Infatti, come ricorda Wikipedia, se è vero che fu affetto da una pesante polmonite bilaterale, contratta a seguito di un viaggio su un carro scoperto in una notte di pioggia, in realtà nel 2007 fu scoperto che Beethoven venne ucciso involontariamente dal suo medico Andras Wawruch durante uno dei quattro drenaggi ai quali fu sottoposto.
Infatti, venne ferito con un bisturi e per curare al meglio la ferita il medico usò un unguento al piombo, che veniva usato nell’Ottocento come antibatterico. Il che gli provocò un avvelenamento nel sangue che risultò letale.
La causa della morte di Beethoven: disturbi gastrointestinali cronici, abuso di alcol e problemi genetici al fegato
Come riporta Il Fatto quotidiano, proprio come le reali cause della morte sono state decretate nel 2007 da una ciocca di capelli, sempre dalla medesima (anche se questa volta ne sono state utilizzate ben 5) un largo pool di ricercatori, che ha visto coinvolti diverse università e centri ricerche, tra cui Cambridge, ritiene che dietro la sua morte ci sia una concausa di fattori.
In particolare, disturbi gastrointestinali cronici, provocati da possibile celiachia e intolleranza al lattosio, collegati a fattori di rischio genetici per le malattie del fegato. Il che provocò una grave malattia epatica che culminò in una cirrosi, legata al suo frequente consumo di alcol, e l’epatite B che avrebbe contratto negli ultimi mesi di vita.
La perdita dell’udito di Beethoven è stata invece collegata a diverse cause potenziali e non si esclude l’origine genetica. Ulteriori studi futuri potranno dirci altro sia sulla sua morte sia sulla sua proverbiale sordità.