Quarant’anni dopo la scoperta del ritmo circadiano nei cianobatteri, inaspettatamente una ricercatrice ne dimostra anche il fotoperiodismo
Il fotoperiodismo, cioè la capacità di adattarsi all’arrivo di giornate con più o meno ore di luce (che segnalano l’approssimarsi di stagioni rispettivamente più calde o fredde), è una caratteristica estremamente comune sia nel mondo animale che vegetale.
Alberi che perdono le foglie, uccelli che migrano, esseri umani che tirano fuori i maglioni dall’armadio sono tutti segni inequivocabili dell’accorciamento della durata del giorno e dell’avvicinarsi dell’inverno.
Ma ci sono anche organismi la cui durata vitale non raggiunge quella di una stagione e, a volte, neanche quella di un giorno: in questi casi sarebbe lecito aspettarsi che tali meccanismi di adattamento siano assenti.
Eppure la farfalla monarca vola verso il più caldo sud per l’inverno, nonostante sarà solo la sua progenie a fare ritorno al nord, e ora si è scoperto che persino alcuni batteri monocellulari si preparano per l’arrivo della stagione fredda, nonostante la loro aspettativa di vita sia di appena qualche ora.
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