Battenti della Madonna dell’Arco: storia, chi sono e in cosa credono

Battenti della Madonna dell’Arco: storia, chi sono e in cosa credono

Scopriamo la storia dei Battenti della Madonna dell’Arco, detti anche Fujenti, e come funziona il pellegrinaggio.

I “Battenti” o “Fujenti” sono i fedeli della Madonna dell’Arco, i quali si mettono in cammino verso l’omonimo Santuario situato a Sant’Anastasia, comune vesuviano vicino Pomigliano d’arco. L’evento più importante a cui sono collegati è senza dubbio il Grande Pellegrinaggio del Lunedì in Albis, assumendo ciascuno un impegno, e costruendo dentro o fuori casa un altarino o un’edicola votiva dedicata alla Vergine.

Una volta varcata la porta centrale del maestoso Santuario della Madonna dell’Arco, si abbandonano in preghiere, pianti, implorazioni. I battenti vivono anche una forte reciproca solidarietà, fatta di sostegno fisico, morale e materiale.

I Fujenti sono facilmente riconoscibili poiché indossano vesti bianche con una fascia rossa cinta in vita e una fascia in spalla di colore azzurro. Conosciamoli meglio di seguito.

Chi sono i Fujenti o Battenti della Madonna Dell’Arco?

Come riporta il sito ufficiale del Santuario della Madonna dell’Arco, sono circa 400 le associazioni dedicate al culto, che vantano un totale di 60.000 iscritti. I Fujenti o Battenti della Madonna dell’Arco tramandano la loro fede e passione da padre in figlio, di generazione in generazione, per una storia secolare. Spesso queste bandiere passano di padre in figlio, raccontando così una storia secolare.

Attraversano le vie del loro quartiere con gli stendardi accompagnati da bande musicali invitando tutti a lodare la Vergine dell’Arco con il loro antico canto e chiedono offerte, per finanziare feste e celebrazioni, ma anche per portare un’offerta al Santuario.

Il pellegrinaggio verso i luoghi santi della fede cattolica è un modo per redimersi dalle proprie colpe ma anche una dimostrazione di devozione. Un rituale che è stato disciplinato nel IX secolo. Ed è in questo periodo che nasce ufficialmente il Pellegrinaggio del Lunedì in Albis da parte dei Battenti che culmina proprio nel Santuario della Madonna dell’Arco.

Come funziona il Pellegrinaggio al Santuario della Madonna dell’Arco

Migliaia di persone si mettono in cammino la sera di Pasqua per raggiungere il Santuario che apre la sua porta principale alle 3 del mattino. Per oltre ventiquattro ore consecutive, migliaia di persone sfilano lungo la navata centrale del Santuario, in piedi, in ginocchio, strisciando per terra, cantando alla Vergine dell’Arco, recitando una preghiera, piangendo in silenzio o urlando il proprio dolore o la propria richiesta.

Non mancano poi momenti di giubilo, come feste, balli e danze fuori dal Santuario nelle lunghe ore di attesa o al ritorno a casa nei quartieri.

Terminato l’omaggio alla Madonna, davanti al tempietto, i battenti si sciolgono dal gruppo, partecipano alla Messa, si confessano, consegnano il loro dono alla Madonna: fiori, candele oggetti vari o quadretti ex voto. La celebrazione termina presso le abitazioni dei fedeli o nelle sedi delle associazioni, dove viene allestita una edicola votiva.

Lo statuto del 2023

Il 18 aprile 2023 è arrivato un passaggio fondamentale per la vita dei Battenti. Infatti, è stato approvato il nuovo “Statuto delle Associazione Madonna dell’Arco”. In tal modo, la loro attività è stata ufficialmente riconosciuta e inserita nelle comunità parrocchiali di tutta la Campania. Tranne per l’Arcidiocesi di Napoli, dove rientrano nelle U.C.O. (Unioni Cattoliche Operaie).

Dove si trova il Santuario della Madonna dell’arco

Si trova in Via Madonna dell’Arco, al civico 178, a Sant’Anastasia (NA). Ecco le indicazioni per raggiungerlo:

Il Santuario fu realizzato nei primi anni del ‘600 in stile neoclassico, a croce latina, alternando il grigio piperno dei cornicioni con il bianco delle pareti tappezzate da tavolette votive (ex voto).

All’interno balza subito agli occhi il tempietto realizzato da Bartolomeo Picchiatti nel 1621 che custodisce la venerata immagine della Madonna dell’Arco, posto proprio al centro della navata centrale sotto la cupola. Circa un secolo dopo, nel 1709, è stato realizzato il cupolino in legno che lo sorregge.

In un precedente articolo abbiamo parlato dei Testimoni di Geova.

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Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

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