Criptovalute: dopo FTX tocca a Crypto.com?

Criptovalute: dopo FTX tocca a Crypto.com?

La bancarotta dell’Exchange di criptovalute FTX ci conferma due cose: la prima, che il mondo delle criptovalute per quanto scintillante ed attrattivo sia estremamente fragile e pericoloso per quanti vogliono investire o risparmiare. La seconda, che benché si parli di Newest economy e Fintech, alla fine i difetti siano sempre quelli della Oldest economy.

Infatti, l’Exchange FTX è crollato sempre per un puro giochino di trasferimenti di fondi troppo lassisti. Proprio come accadde nel 2008 con i sub-prime. Ma che si tratta anche di un mondo poco regolato, volatile, che sfugge ad ogni regola classica del mercato e ancora a rischio Hacker sebbene gli Exchange abbiano fatto progressi in questi anni e il numero di casi di furti di una certa consistenza sia notevolmente abbassato.

Ma torniamo al caso FTX che ha scosso il mondo delle criptovalute nelle fondamenta e al fatto che ora gli occhi siano puntati su un altro Exchange molto importante: Crypto.com.

Exchange FTX: storia

L’Exchange FTX era da tempo in grande ascesa, come ho spiegato su Webeconomia. L’Exchange FTX è stato creato da un fisico del MIT, Sam Bankman-Fried, nel 2018, considerato un enfant prodige della Fintech. L’Exchange è stato lanciato ufficialmente nel 2019, anche grazie al sostegno di un colosso della finanza: Alameda Research. Non solo, ad appoggiarlo è stato anche il co-fondatore Gary wang, esperto del settore.

FTX vantava un volume di scambi di quasi due miliardi di dollari al giorno e la svolta è arrivata grazie ai finanziamenti di uno degli Exchange più importanti del mondo: Binance. Ma non solo.

Nel luglio 2021, la piattaforma ha raccolto fino a 900 milioni di dollari americani, praticamente il doppio del record precedente. Oltre a Binance, sono oltre 60 gli investitori che hanno creduto nel progetto, con players come SoftBank, Paradigm, VanEck e Paul Tudor Jones.

Nel giro di pochi anni aveva già superato i 20 miliardi di dollari di valore, un autentico fenomeno. Ma, evidentemente, anche nelle criptovalute non è tutto crypto-oro ciò che luccica.

Exchange FTX perché è in bancarotta

Detto in breve chi è FTX, vediamo perché è fallito. Una ricostruzione lucida la fornisce Il Manifesto.

Tutto è iniziato lo scorso 2 novembre, quando è iniziata a circolare la voce che la succitata Alameda Research, avrebbe accumulato un debito di 8 miliardi di dollari «garantito» dai token Ftt emessi dalla piattaforma Ftx.

Changpeng Zhao, fondato di Binance nel 2017, decide di disimpegnarsi dal proprio investimento in FTX, mettendo in vendita 500 milioni di dollari Ftt del proprio portafoglio. Gli Ftt crollano e così gli utenti di FTX decidono di passare all’incasso temendo una insolvenza della piattaforma. E qui torniamo indietro di un secolo, quando lo stesso panico di massa degli investitori provocò la Grande Depressione.

Il fondatore dell’exchange, noto anche con l’acronimo SBF, decide di ricorrere alla «bancarotta assistita». Come non bastasse, si parla anche di un «attacco hacker», con deflussi per circa 600 milioni di dollari in token nelle ultime 24 ore.

Eppure, parliamo di una piattaforma che aveva incassato l’endorsement di vari personaggi famosi, dalla politica allo sport passando dallo spettacolo: Bill Clinton, Joe Biden, Toni Blair, il giocatore di football Tom Brady (molto attivo nelle crypto), la cantante Katy Perry.

L’attuale presidente americano, inoltre, ha incassato più investimenti da FTX per la sua campagna elettorale (elezioni 2020 e quelle recenti di mid-term), pronto anche ad averne per il 2024. Un segnale di come le criptovalute siano la nuova lobby influente della politica americana, che si affianca ad altre più tradizionali come multinazionali farmaceutiche, militari e petrolifere.

Tuttavia, ciò che davvero paragona la crisi di FTX come quella di Lehman Brothers del 2008 è che la piattaforma aveva trasferito 10 miliardi, dei 18 raccolti dai clienti, alla consociata Alameda Research. Come detto uno dei principali soci, che, a sua volta, li avrebbe utilizzati per «scommesse a rischio».

Crypto.com sarà il prossimo?

Proprio come nel sistema economico tradizionale, quando fallisce una banca si teme l’effetto contagio e domino, anche per gli Exchange o i Broker è lo stesso. Anche perché ormai assistiamo ad una crescente integrazione tra finanza tradizionale, banche e universo delle criptovalute.

Sono sempre di più i fondi azionari, gli istituti di credito, le private equity e le venture capital con una forte esposizione ai crypto-exchange. Sono sempre di più i bonds e i features che poggiano sulle criptovalute.

Ma gli occhi ora sono puntati su un altro Exchange importante: Crypto.com (sul quale avevamo lanciato degli allarmi anche qui). A lanciare l’allarme è il Wall Street Journal. I clienti di Crypto.com, infatti, hanno prelevato fondi durante il fine settimana dopo che l’amministratore delegato della società, Kris Marszalek, ha affermato tramite un post su Twitter che l’exchange di criptovalute ha gestito male una transazione di circa $ 400 milioni lo scorso 21 ottobre. Avvenuta tramite Ethereum.

La società ha cercato subito di smorzare le preoccupazioni: un portavoce di Crypto.com ha affermato che la piattaforma stava registrando livelli di attività più elevati, osservando che aveva risorse che corrispondevano pienamente ai depositi dei clienti.

Ma evidentemente ciò non è bastato, come dimostra un’analisi esterna della blockchain pubblica di Crypto.com da parte di Argus Inc., una società di analisi blockchain, ha mostrato che tra le 19:00. Sabato EST e domenica 5:30 EST, gli utenti hanno ritirato da Crypto.com un valore netto di $ 14 milioni di etere di criptovaluta e $ 39 milioni di altri token legati alla rete Ethereum. Nello stesso tempo, Crypto.com ha spostato $ 33 milioni da altri portafogli per soddisfare le richieste dei clienti, secondo Argus.

Crypto.com è un altro Exchange in grande ascesa, soprattutto grazie alle sponsorizzazioni nel mondo dello sport. Per esempio, un anno fa ha sponsorizzato l’arena che ospita LeBron James e i Los Angeles Lakers, ribattezzandola Crypto.com Arena dallo Staples Center. Inoltre, è stato uno degli sponsor ufficiali del Super Bowl 2022 (l’evento più seguito al mondo dopo la finale dei mondiali) ed è un partner globale della Formula 1.

Non mancano poi incursioni nel mondo del calcio, anche in Italia. Si pensi ai fan token.

Comunque, Marszalek ha affermato che la società ha collaborato con Gate.io per restituire i fondi ai cold storage dell’Exchange. Tuttavia, preoccupato è anche Adam Cochran, fondatore della società di venture capital Cinneamhain Ventures, che investe in società legate alla blockchain. Il quale si è lasciato scappare una frase sibillina: “Non sta andando bene per questi ragazzi in generale“, ha twittato.

Per quanti vogliono investire sulle criptovalute, il consiglio è quello di muovere giusto i capitali che si è sicuri di poter perdere. E di investire nel brevissimo periodo, approfittando di brevi movimenti. Qui ho fornito una guida.

Il Bitcoin è sceso a 15mila dollari e, probabilmente, la discesa proseguirà ancora.

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