Conviene comprare le azioni Porsche? Dove comprare le azioni Porsche? Quali sono i rischi di comprare le azioni Porsche?
Porsche è uno storico marchio tedesco simbolo di eleganza, ma anche lusso. E’ entrata a far parte del gruppo Volkswagen nel 2012.
Dal 29 settembre la società teutonica è stata quotata sulla Borsa di Francoforte, in un periodo particolarmente burrascoso per i mercati azionari per le ragioni ben note. Cerchiamo quindi di capirne di più sul titolo tedesco.
Storia di Porsche
Come riporta Investire in Borsa, Porsche AG trova le sue origini il 25 aprile 1931, a Stoccarda, da una intuizione di Ferdinand Porsche. Un brillante ingegnere nonché imprenditore austriaco, che aveva acquisito la cittadinanza tedesca. Molto importante per la storia aziendale sarà però anche il figlio Ferdinand Anton, per tutti Ferry.
Con l’ascesa al potere di Adolf Hitler – che spinse molto per la realizzazione di auto destinate anche ai ceti medio-bassi – il 17 gennaio del 1934 Mr Porsche dà vita di fatto alla prima Volkswagen. Il cui nome tradotto significa proprio “auto del popolo“.
Quattro anni dopo padre e figlio iniziarono a mettersi al lavoro per ideare un veicolo dalle prestazioni elevate. Tuttavia, dovettero attendere la fine della Seconda guerra mondiale per vederne la luce. Dato che l’industria era concentrata nel settore bellico.
Nel 1948, a Gmünd in Kärnten, in Austria, nasce il celebre modello 356, la prima automobile prodotta in serie con il marchio Porsche, sia in versione coupé che cabrio. Tuttavia, tre anni dopo la produzione sarà di nuovo trasferita a Stoccarda.
Nel 1951 il fondatore della società, Ferdinand Porsche muore. Ma proprio in quell’anno la Porsche conquista la sua prima vittoria di classe alla 24ore di Le Mans.
Nel 1953 esce un altro modello iconico: la 550 Spyder, che si contraddistingue per la sua potenza e un motore impressionante per quel periodo. Ma passerà anche tristemente alla storia per essere stata la vettura che causò l’incidente mortale di James Dean, nel 1955.
A partire dagli anni ’60 saranno tanti i modelli iconici prodotti: la 911, creata da Butzi, figlio di Ferry; la 930, la 997, la 959, la Boxster, la Cayman, la Carrera GT, la Cayenne, la Panamera e tanti altri.
Il 5 luglio 2012, Volkswagen rivela il restante 50,1% del capitale Porsche, per un totale di 4,46 miliardi di euro. L’operazione si concluderà il primo agosto successivo.
Come per Ferrari, anche Porsche ha dato vita ad un proficuo merchandising intorno al proprio marchio. Che costituisce una fetta importante dei suoi introiti oltre ovviamente alla vendita delle auto. Ciò è stato anche dovuto all’acquisto del Porsche Design Group, marchio ideato da Ferdinand Alexander Porsche nel 1972. Il quale ha portato l’innovazione delle sue vetture anche su altri oggetti della vita di tutti i giorni.
Di recente ha abbandonato i motori a diesel e si sta concentrando anche essa sulle auto elettriche.
Il 29 settembre 2022 Porsche approda sulla Borsa di Francoforte, in un periodo difficile per il mercato azionario.
Conviene comprare Azioni Porsche?
Come riporta Il Corriere della sera, l’utile del gruppo è salito 3,24 miliardi nella prima metà 2022, registrando un +31%. Le previsioni per l’anno fiscale 2022 restano quindi invariate. L’utile netto è compreso tra 4,1 e 6,1 miliardi, mentre la liquidità netta dovrebbe oscillare tra 0,2 e 0,7 miliardi. Obiettivo dichiarato per l’esercizio 2022 è infatti quello del raggiungimento di un fatturato di circa 38-39 miliardi di euro.
Riguardo gli investimenti di portafoglio, l’acquisizione indiretta di Econolite è stata completata a inizio giugno da European Transport Solutions, holding congiunta di Porsche Se e Bridgepoint. Per completare l’operazione, il marchio tedesco ha aumentato il capitale di Ets di 35 milioni. Ancora, Porsche Se ha partecipato a un recente round di finanziamento di Aurora Labs, con una raccolta fondi pari a 63 milioni di dollari.
Porsche si sta anche adattando alle attuali esigenze dell’automotive. Se nel 2018 ha annunciato l’abbandono della produzione di autovetture con motore diesel, mentre l’anno dopo ha esordito nel comparto elettrico con la Porsche Taycan, una berlina 3 volumi shooting brake.
L’esordio non è stato però esaltante, risentendo della debolezza della piazza tedesca (indice Dax a -1,70%) e, in genere, della pessima performance del comparto automotive (Stellantis a Piazza Affari ha perso il 4,77%, Pirelli il 4,44%). Il periodo, d’altronde, è quello che è. L’esordio arriva in un contesto molto negativo e di forte incertezza futura.
Se il prezzo di collocamento è stato di 82,50 euro, è arrivato fino ad un massimo di 86,78, per poi ritracciare fino a un minimo di 82,38. Quindi inferiore agli 82,50 euro del prezzo iniziale. La chiusura è stata comunque vicina a quest’ultimo, 82,54 euro.
Alla distanza, Porsche può comunque contare sul fatto che sia un marchio di lusso, quindi con una fetta di mercato di nicchia e generalmente solo sfiorata se non addirittura arricchita dalle crisi e dalle congiunture economiche.
Inoltre, conta su un merchandising molto vasto, tra accessori per auto, abbigliamento sportivo, orologi, portachiavi, occhiali, profumi e oggettistica varia. Entrate aggiuntive alla mera vendita di auto.
I ricavi del 2022 e gli investimenti recenti, oltre ad una graduale conversione verso l’elettrico, sono tutti buoni auspici per il futuro. Ricordiamoci poi sempre che appartiene ad un grande gruppo come Volkswagen, che di recente ha però già messo in dubbio la produzione futura di una auto storica come la Golf (ne abbiamo parlato qui).
Ma dovrà anche passare questa cappa che opprime i mercati ormai da tempo, quindi occhio anche ai fattori esogeni.
Dove comprare Azioni Porsche?
Le azioni Porsche possono essere acquistate tramite Broker con i Contract for difference (CFD), contratti derivati che consentono di investire sia long che short su un titolo. Quindi posizionarsi sul buy se si ritiene che il titolo salirà di prezzo, sia su sell se si ritiene viceversa che scenderà. Occorre comunque prestare attenzione sia all’analisi tecnica che a quella fondamentale prima di fare un investimento.
Attenzione va poi posta alla piattaforma mediante la quale si effettuano le operazioni, che deve essere dotata di regolare licenza per operare e commissioni e spread (quindi costi) ragionevoli. Giacché si tratta di voci negative che erodono il profitto finale.
Affidarsi poi a Broker con tanti servizi al seguito, tra cui grafici chiari, altamente personalizzabili e un’assistenza clienti 24×7.
Comprare azioni Porsche: i rischi
Quali sono i rischi di comprare azioni Porsche? Come per tutti i titoli azionari, anche in questo caso, malgrado il prestigio e la storia del marchio, anche in questo caso bisogna ovviamente andarci cauti. La storia di un brand è importante ma non fa tutto.
Le mode cambiano, così le esigenze industriali. Quindi occorre valutare sempre i progetti di Volkswagen, come Porsche saprà adeguarsi alle sfide future dell’automotive, i fattori esterni che stanno pesando molto sulle scelte aziendali di tutti.
L’Europa sta attraversando profondi cambiamenti geopolitici con un futuro molto incerto tutto da scrivere. La stessa Germania sta vivendo una fase delicata dal punto di vista industriale, sicuramente la peggiore dai tempi del dopoguerra. E investire in questo momento comporta seri rischi. Meglio agire nel breve, se non brevissimo periodo.
Porsche ha avuto grande coraggio nel quotarsi in borsa oggi, ma occorre altrettanto coraggio per puntare subito sulle sue azioni.
Investire in azioni Porsche: vantaggi e svantaggi
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di comprare le azioni Porsche? Scopriamole di seguito.
Investire in azioni Porsche: vantaggi
- Marchio storico e conosciuto in tutto il mondo
- Mercato di nicchia che soffre poco le grandi recessioni
- Appartiene ad uno dei gruppi automobilistici più importanti del Mondo: Volkswagen
- Oltre alla vendita di auto, riceve ottimi introiti da un florido merchandising
- Proiezione al futuro, con investimenti nell’elettrico
Investire in azioni Porsche: svantaggi
- Germania in affanno industriale
- Contesto generale in affanno, con una svolta positiva ancora lontana
- Crisi generale del settore automobilistico
- Esordiente sul mercato azionario, inizio poco esaltante e futuro tutto da scrivere