Arriva autovelox del rumore: come funziona e rischio multe

Introduzione

L’inquinamento acustico è un’altra brutta piaga delle nostre città. Tra motori, clacson e volume dell’autoradio a palla, il traffico urbano sembra una vera giungla.

Per ovviare a ciò, sono stati ideati degli autovelox del rumore, ribattezzati dai media autorumox. Al fine di multare gli automobilisti più rumorosi. Quindi, più fastidiosi per la collettività.

Sarà la Francia a condurre i primi esperimenti, grazie al centro di valutazione del rumore ambientale Bruitparif. Tuttavia, in genere tendiamo sempre ad importare le iniziative degli altri. Quindi è probabile che l’autovelox del rumore ce lo ritroveremo anche qui.

Vediamo come funzionano e quali sono le multe previste nel nostro paese.

Autovelox del rumore come funziona

Come riporta QuiFinanza, grazie alla tecnologia brevettata dei sensori Medusa di Bruitparif, è possibile misurare i decibel e visualizzare la traccia sonora generata dai veicoli di passaggio.

Dal 2022 l’associazione Île-de-France ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti con il nuovo radar Hydre, con l’intento di controllare e infine sanzionare i veicoli che producono più inquinamento acustico.

Il progetto rientra in realtà nel piano nazionale previsto dal nuovo Codice della strada francese, emanato nel 2019. Anche per ridurre le fonti di rumore nelle vie più trafficate delle grandi città.

Dal 2023 nella città metropolitana di Parigi e in tutta la Île-de-France partiranno le multe per chi supera una soglia di rumore che verrà resa nota attraverso un apposito decreto ministeriale.

Si sa già quale sarà la sanzione per gli automobilisti più chiassosi: 135 euro.

Autovelox del rumore in Italia: le multe

In Italia sono previste multe salate per chi provoca disturbo in città con la propria auto. Sebbene è assai raro che qualcuno sia stato beccato in fragrante. La normativa di riferimento è l’articolo 155 del Codice della strada.

Non si tratta solo del clacson, ma anche dei rumori provenienti dal motore, sia dal modo in cui è sistemato il carico. Non è inoltre possibile manomettere il silenziatore, che deve anche essere tenuto in buone condizioni di efficienza.

Le regole si applicano anche all’autoradio e ad altri apparecchi di riproduzione sonora fissati a bordo dei veicoli, che non devono superare i limiti massimi di accettabilità fissati dal regolamento. Che corrispondono a 60 L/Aeq db (A), cioè 60 db di livello sonoro continuo equivalente.

Anche i dispositivi di allarme acustico antifurto devono limitare l’emissione sonora.

Per chi non rispetta queste limitazioni, in Italia è già prevista una sanzione amministrativa che va dai 42 euro ai 173 euro. E con l’autovelox del rumore, considerando l’inciviltà di molti, si rischia una pioggia di multe. Per la felicità dei comuni italiani sempre pronti a trovare nuovi modi per rimpinguare le proprie casse vuote.

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