ARRIVEDERCI ELUANA

Il lungo viaggio di Eluana Englaro, sospeso tra la vita e la morte, durato ben 17 anni, è terminato ieri sera, quando il suo corpo, sottratto al sondino che le dava da mangiare e bere, ha ceduto. Lascio qui qualche considerazione.
Innanzitutto, faccio i complimenti al padre di Eluana, Peppino, che da dieci anni, ormai rassegnato, ha cercato di sottrarre alla non-vita la figlia sempre per vie legali, senza gesti disperati e violenti. Critico di contro, come al solito, la nostra politica italiana, che ha costretto un essere umano a ridursi in un vegetale per anni e anni, arrivando alla morte solo mediante fame e sete, per la solita sua brutta abitudine di girare la faccia dall’altro lato dinanzi ai problemi. Mostrandosi ancora più ridicola, cercando di approvare un decreto legge in pochissimi giorni, speranzosi di recuperare quello che non hanno fatto in cinquant’anni di Repubblica, come del resto, in generale, tutti i Governi susseguitisi, in tanti altri settori e sfere sociali ed economiche. Ora tutti lì che si accusano a vicenda, con il Governo e buona parte dell’opposizione pronta a mostrarsi cattolica e carica di valori, chissà quanto sinceri.

Poi c’è il Vaticano, che ovviamente si è battuto per la vita. Ma stiamo parlando di un essere umano, ed è impensabile che un padre ceda la propria figlia a delle suore, come se gli affidasse una pianta; solo perché queste ultime debbano fare il loro dovere.
Ultimo pensiero è rivolto ai media, che soprattutto negli ultimi giorni, ci hanno bombardato di notizie sul caso Englaro, occupando almeno un terzo dei TG, o occupandosi del caso con le solite “trasmissioni salotto”; subito pronto Bruno Vespa, vero avvoltoio di grande esperienza, che appena morta Eluana, ha piazzato una puntata di “Porta a porta” in prima serata. Ora, volendo pure giustificare queste trasmissioni di dibattito, un altro aspetto a loro imputabile è che tra gli ospiti si sono visti (e credo si vedranno) le solite vallette bacate e i soliti politicanti, ma raramente medici e scienziati, il cui dibattito e tesi contrapposte, sono molto più costruttive ed interessanti di soliti discorsi patetici per accaparrarsi voti.
In conclusione, pur non volendolo, mi sono dilungato. Ma proprio non sono riuscito a tacere su cosa penso a riguardo di ciò che è ruotato intorno al caso Englaro. Solita ipocrisia e malapolitica all’italiana. Io sono cristiano, ma ragiono con la mia testa, pur mantenendo certi valori.
Arrivederci Eluana, riposa in pace. Ora a tutti gli effetti.
5,0 / 5
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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