Arresto Trump: chi lo ha ordinato è al soldo di Soros?

Arresto Trump: chi lo ha ordinato è al soldo di Soros?

Qualche giorno fa, Donald Trump ha annunciato che sarebbe stato arrestato domani. Incitando i suoi supporters a scendere in strada e a manifestare per la democrazia. Tanto che qualcuno teme che possano rivedersi scene come quelle della Befana 2021, quando molti manifestanti assalirono Capitol Hill.

Il reato attribuitogli sarebbe di falsificazione di documenti aziendali, per il fatto che l’ex presidente avrebbe coordinato un trasferimento di $ 130.000 alla pornostar Stormy Daniels attraverso l’ex avvocato Michael Cohen.

Tuttavia, ci sono seri sospetti sul suo accusatore pubblico: Alwin Bragg.

Perché Trump non dovrebbe essere arrestato

Come riporta Maurizio Blondet, i pagamenti sono stati effettuati a un avvocato, non a Stormy Daniels. I pagamenti sono stati effettuati all’avvocato di Donald Trump, che sarebbero considerati spese legali. Inoltre, Cohen era il suo avvocato all’epoca e gli ha consigliato che questo era il modo corretto per farlo per proteggere se stesso e la sua famiglia dall’imbarazzo. Dunque, il fatto non costituirebbe reato.

Oltretutto, la pornostar Stormy Daniels è già stata condannata insieme al proprio avvocato per aver ricattato e diffamato Trump.

Soros dietro arresto Trump?

Ma a prescindere dalle specifiche legali, c’è un’altra questione ben più inquietante.

In USA, la carica di accusatore pubblico (chiamato District Attorney) è elettiva e si vince dopo una campagna elettorale. Alwin Bragg è stato finanziato da Georges Soros con un milione di dollari, come ha ricordato subito in un twitter Elon Musk.

Soros di procuratori se n’è comprati una mezza dozzina, nelle principali città. L’accusa è così pretestuosa, e infondata, che si alza il sospetto che il procuratore di Soros voglia piuttosto provocare i seguaci di Trump a manifestazioni di piazza, per renderlo incandidabile alla presidenziali. Magari con l’aiutino di Biden che dichiarerebbe qualcosa come stato d’assedio e legge marziale.

Qualcosa che nella storia abbiamo già visto in Germania, quando Hitler ascese al potere dopo l’incendio del Reichgstag, bollato come “attentato terroristico” che venne a puntino per dare a Hitler pieni poteri, dittatoriali.

L’establishment che governa il mondo sta mettendo in moto tutto il suo potere (politico, economico, giudiziario e mediatico) per fermare chi cerca di incepparne gli ingranaggi. E l’arresto di Trump fa il paio con il mandato di cattura internazionale per Putin. Chissà che qualcosa non sia emesso pure per il presidente cinese Xi Jinping.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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