Arena di Verona, da Anfiteatro romano a palcoscenico di musica squallida

Sono anni che l’Arena di Verona ospita eventi musicali “Pop”. L’emblema era ovviamente il Festivalbar, soppresso una decina di anni fa e considerato l’evento che dava l’avvio all’Estate e la concludeva (ho scritto la storia e perché non si fa più qui). Oggi è stato sostituito dal Music Awards, che ne ha ripreso lo stesso stile. Ma per molti si tratta solo di una brutta copia del precedente.

Ci sono poi artisti che, professionalmente, considerano l’Arena di Verona casa propria. Come Luciano Ligabue, che addirittura una decina di anni fa organizzò l’evento “Sette notti in Arena”. Rivisitando in chiave classica i suoi brani.

Tanti poi gli artisti internazionali che qui si sono esibiti. Ma non solo musica Pop e commerciale. L’Arena di Verona ospita anche il Festival lirico areniano, conosciuto anche come Arena di Verona Opera Festival. Una manifestazione di musica operistica tenuta durante i mesi estivi nell’Arena di Verona. Fu inaugurato nel 1913 con Aida di Giuseppe Verdi per celebrare il centenario della nascita dell’artista.

Ma questi eventi non mettono a rischio un patrimonio culturale qual è appunto l’Arena di Verona? Sia per i decibel che le sue antiche pareti sono costrette a respingere, sia per i palchi che ogni volta vengono montati, sia per i milioni di spettatori che da decenni ne solcano i gloriosi spalti?

In realtà il pericolo c’è e già in un paio di occasioni si è sollevato il [sta_anchor id=”arena”]problema[/sta_anchor].

Arena di Verona concerti rischi

arena di verona

C’è un interessante articolo de LaRepubblica del 16 luglio 1992 che riporto di seguito:

Giusto l’ altro ieri la Corte dei conti ha lanciato l’ allarme: l’ ingente patrimonio artistico e monumentale d’ Italia è in stato di abbandono, e il degrado ha raggiunto livelli preoccupanti. Ora, da Verona arriva il primo segnale di un’ inversione di tendenza sull’ uso dei “gioielli” ereditati dal passato. Riguarda l’ Arena, dove a partire dai prossimi giorni potrebbero essere vietati concerti rock e manifestazioni canore in genere, perché considerate possibili portatrici di conseguenze dannose per la sua già malferma “salute”. Aperta un’ inchiesta Il progetto di mettere sotto chiave l’ Arena è della magistratura di Verona che, su sollecitazione della soprintendenza ai Beni archeologici, ha avviato un’ indagine conoscitiva sull’ utilizzo del celebre monumento.

L’ inchiesta, aperta dal procuratore capo presso la Pretura, Stefano Dragone, riguarda anche il Teatro Romano della città scaligera. Proprio dal Teatro Romano, le cui condizioni vengono giudicate ancora più precarie di quelle dell’ Arena, è partita l’ iniziativa approdata nella clamorosa indagine della Procura presso la pretura.

Sul tavolo del procuratore Dragone, infatti, era finito un dettagliato esposto della soprintendenza che in seguito ad un concerto di David Byrne, l’ ex leader dei Talking Heads, svoltosi lo scorso 14 giugno, sollecitava provvedimenti. Così, è arrivato il “fermi tutti” del dottor Dragone sull’ uso dei monumenti di Verona. Di conseguenza, i concerti già inseriti nel calendario estivo dell’ Arena sono ora da considerarsi a rischio.

Una revoca delle autorizzazioni già concesse dal comune potrebbe infatti arrivare per la serata finale del “Festivalbar”, in programma il 5 settembre e per il concerto dei “Dire Straits”, previsto per l’ 11 e il 12 dello stesso mese. Nessun pericolo, invece per la stagione lirica inaugurata lo scorso 3 luglio: “Quel tipo di spettacoli non è nocivo”, dicono alla soprintendenza ai Beni archeologici. Per accertare come stanno veramente le cose ieri mattina il dottor Dragone ha anche compiuto un sopralluogo all’ Arena.

Dopo una ricognizione durata un’ ora, sembra abbia ricavato un’ impressione che confermerebbe la sua decisione. Per il magistrato, il sistema che regola l’ uso del monumento “è da rivedere”. Il dottore Dragone, in particolare, sembra voler introdurre un freno alle concessioni che riguardano in particolare le manifestazioni canore perché in qualche modo non consone al “decoro” dell’ Arena di Verona.

Di “poveretta sfregiata” a proposito delle condizioni in cui sarebbe stata lasciata dopo alcuni concerti, ha anche parlato di recente la stessa titolare della soprintendenza ai Beni archeologici, Giuliana Cavalieri Manasse.

La “campagna” per la salvaguardia dell’ Arena è comunque già cominciata. Il procuratore Dragone, dopo il sopralluogo di ieri mattina, ha affidato ai vigili urbani di Verona la sorveglianza dell’ incolimità dell’ Arena. In particolare, dovrà essere controllato ogni minimo movimento all’ interno del grande monumento veronese da parte delle imprese che allestiscono gli spazi scenici in occasione degli appuntamenti musicali.

“In passato – ha spiegato Dragone – erano stati trapanati arbitrariamente i muri dell’ Arena, alcuni gradoni erano risultati imbrattati di vernice, la sistemazione delle toilette non sempre era conforme ai dettati della Soprintendenza. Tutto questo deve finire”.

Saranno quindi annullati i concerti rock di settembre? “Per noi non cambia nulla“, fanno sapere dal Comune, che ha già rilasciato i permessi. Ma Procura e Soprintendenza sono fermissimi: all’ Arena di Verona i concerti rock non s’ hanno più da fare.

Dopo una decina di anni, si è riparlato del problema. Questo è quanto riporta La Voce di Venezia:

Dopo Piazza San Marco anche l’Arena di Verona vede a rischio i concerti rock che rischiano di rovinare l’anfiteatro, ma non solo. Anche le manifestazioni, infatti, potrebbero trovare il “No” dai piani alti.

E’ stata proprio la Soprintendenza regionale ai beni archeologici nella persona di Vincenzo Tinè a spiegare al Comune di Verona come non verrà più data nessuna autorizzazione preventiva per i concerti in Arena se prima non verrà posto sotto esame il progetto per l’installazione del palco.

La giunta regionale si è infuriata dato che le star, di fronte a tutta questa burocrazia, decidono semplicemente di far fagotto e cambiare location per i loro concerti. Ed è proprio il sindaco Flavio Tosi a controbattere le dichiarazioni della Soprintendenza spiegando che le dimensioni dei palchi sono, più o meno, sempre le stesse:

«Alcune delle affermazioni fatte ieri dal soprintendente Tinè – continua – dimostrano una sua contrarietà quasi ideologica ai concerti in Arena»

Così la Giunta ha deciso di far ricorso al Tar.

Ma i problemi per l’utilizzo dell’Arena non si limitano solo ai concerti, ma anche per le prossime manifestazioni natalizie: in dubbio, infatti, la rassegna dei presepi. Anche se le norme ora sembrano cambiate, la manifestazione cadrebbe in un periodo considerato “vietato” per gli eventi a causa della manutenzione dell’Arena.

Quest’anno però sarà un occasione tutta speciale perché la rassegna dei presepi festeggerà i suoi 30anni e sarà interamente dedicata a Papa Francesco.

Dal Comune si cerca un’altra soluzione, spostando una parte fuori dall’anfiteatro, ma la lotta per l’Arena non vede una fine così prossima.

Arena di Verona storia

arena di verona foto

Come riporta Wikipedia, l’Arena di Verona è stata realizzata nel 30 d.C in un sito che era poi oltre le mura della città. I ludi (spettacoli e giochi) allestiti lì erano così famosi che gli spettatori provenivano da molti altri luoghi, spesso lontani, per testimoniarli.

L’anfiteatro poteva ospitare più di 30.000 spettatori nei tempi antichi. La facciata rotonda dell’edificio era originariamente composto da calcare bianco e rosa della Valpolicella, ma dopo un grave terremoto del 1117, che distrusse quasi completamente l’anello esterno della struttura, fatta eccezione per la cosiddetta “ala”, la pietra fu estratta per essere riutilizzata in altri edifici.

Tuttavia, impressionò i visitatori medievali della città, uno dei quali lo considerò un labirinto, senza ingresso o uscita. Ciriaco d’Ancona fu pieno di ammirazione per il modo in cui era stato costruito e il panegirico civico di Giovanni Antonio Panteo De laudibus veronae, 1483, osservò che colpiva lo spettatore come una costruzione che era più che umana.

I primi interventi per recuperare la funzione dell’arena come sede dell’opera sono iniziati durante il Rinascimento. Alcune esibizioni liriche furono successivamente montate nell’edificio durante gli anni cinquanta dell’Ottocento, a causa delle sue eccezionali acustiche.

Nel 1913, le rappresentazioni operistiche nell’arena iniziarono sul serio grazie allo zelo e all’iniziativa del tenore lirico italiano Giovanni Zenatello e dell’impresario Ottone Rovato. La prima produzione operistica del XX secolo nell’arena, una messa in scena dell’Aida di Giuseppe Verdi, ebbe luogo il 10 agosto di quell’anno, per celebrare la nascita di Verdi 100 anni prima nel 1813.

Erano presenti luminari musicali come Puccini e Mascagni. Da allora, le stagioni estive dell’opera sono state montate di continuo nell’arena, tranne che nel 1915-18 e 1940-45, quando l’Europa era in convulsione. In tempi moderni, almeno quattro produzioni (a volte fino a sei) sono montate ogni anno tra giugno e agosto. Durante i mesi invernali, le compagnie locali di opera e balletto si esibiscono al Teatro Filarmonico.

I viaggiatori di oggi sono avvisati che i biglietti di ingresso per sedersi sui gradini di pietra dell’arena sono molto più economici da acquistare rispetto ai biglietti che danno accesso alle sedie imbottite disponibili ai livelli inferiori . Le candele vengono distribuite al pubblico e accese dopo il tramonto attorno all’arena. Ogni anno oltre 500.000 persone vedono produzioni delle opere popolari in questa arena.

Una volta in grado di ospitare 20.000 clienti per spettacolo (ora limitato a 15.000 per ragioni di sicurezza), l’arena ha ospitato molti dei cantanti lirici più famosi del mondo. Nell’era del secondo dopoguerra, hanno incluso tra gli altri Giuseppe Di Stefano, Maria Callas, Tito Gobbi e Renata Tebaldi. Un certo numero di conduttori sono apparsi anche lì.

Il negozio ufficiale dell’arena ha registrazioni storiche fatte da alcuni di loro disponibili per la vendita. Le produzioni operistiche nell’Arena di Verona non avevano usato microfoni o altoparlanti fino a quando nel 2011 non fu installato un sistema di amplificazione del suono.

Arena di Verona artisti in concerto

arena di verona concerti

Negli ultimi tempi, l’arena ha anche ospitato numerosi concerti di gruppi rock e pop internazionali, tra cui Zucchero Fornaciari, che detiene il record del maggior numero di concerti nella location, 38 dal 1989 al 2017, e il più alto numero di concerti durante lo stesso tour, 22 del Black Cat World Tour, Roger Waters, Bruce Springsteen, Elisa, Laura Pausini, Pink Floyd, Alicia Keys, One Direction, Simple Minds, Duran Duran, Deep Purple, The Who, Dire Straits, Mike Oldfield, Rod Stewart, Sting, Pearl Jam, Radiohead, Peter Gabriel, Björk, Muse, Leonard Cohen, Paul McCartney, Jamiroquai, Whitney Houston, Mumford & Sons, Kiss, Spandau Ballet, 5 Seconds Of Summer e 2Cellos.

Nel 1981, 1984, 2010 e 2019 ha ospitato il podio e la presentazione del Giro d’Italia con migliaia di persone che hanno riempito l’arena per assistere alla consegna dei premi.

Il film di Bollywood del 2011 Rockstar diretto da Imtiaz Ali con Ranbir Kapoor con musica composta dal vincitore dell’Academy Award A. R. Rahman si apre e si chiude con numerosi concerti girati qui.

Il 24 settembre 2012 Leonard Cohen si è esibito qui come parte della prima tappa europea del suo tour mondiale “Old Ideas”.

Il 25 giugno 2013 Paul McCartney si è esibito presso la sede nell’ambito del suo tour del 2013.

La boy band inglese-irlandese One Direction si è esibita il 19 maggio 2013 come parte del loro Take Me Home Tour.

Il 6 luglio 2015 Spandau Ballet ha suonato un concerto all’Arena di Verona, come parte del loro tour Soul Boys Of The Western World.

Il 21 settembre 2015 il gruppo pop operistico Il Volo si è esibito a Verona per la data finale del Grande Amore Tour. La serata è stata registrata e trasmessa da Rai1 e ha guadagnato una quota del 23%

Il 13 maggio 2016, la band australiana 5 Seconds Of Summer si è esibita a Verona nell’ambito del loro Live Sound Live World Tour 2016.

Il 28 e 29 maggio 2016, la cantante inglese Adele si è esibita a Verona come parte del suo Adele Live 2016 Tour.

Dunque, nonostante gli allarmismi di questi anni – pochi in verità – l’Arena di Verona continua ad ospitare eventi. Forse con accorgimenti che ne hanno migliorato l’utilizzo. Del resto, il business non guarda alla storia.

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