Di seguito vediamo cosa fare per aprire una gioielleria, i requisiti, i costi, i potenziali guadagni, la vendita online e del Franchising.
Aprire una gioielleria è ancora oggi un’ottima idea imprenditoriale poiché abbraccia sia prodotti legati al luxury, sia bigiotteria accessibile a una fascia economicamente più modesta della popolazione. Un discorso equiparabile ai negozi di abbigliamento.
Aprire una gioielleria comporta, come per altre attività commerciali, un iter burocratico da affrontare, ma esige anche un business plan da impostare, mediante il quale calcolare in maniera precisa costi e ricavi che si andranno ad affrontare, la tipologia di preziosi da trattare, la zona in cui aprire, e così via.
Di seguito vediamo dunque cosa fare per aprire una gioielleria, i requisiti da vantare, quali sono i costi da affrontare, i potenziali guadagni, l’opzione della vendita online e del Franchising (si pensi, per esempio, a Pandora), se conviene davvero fare questo passaggio.
Come aprire una gioielleria: l’iter burocratico
Cosa bisogna fare per aprire una gioielleria? Dato per scontato che abbiamo un minimo di conoscenza di questo settore (altrimenti, si potrebbe seguire un corso di formazione), un capitale da investire e anche spiccate doti imprenditoriali o, in alternativa, vogliamo darlo in gestione a una terza persona che riteniamo capace, passiamo all’iter burocratico da dover affrontare:
- Apertura della Partita Iva, che può essere fatta in maniera autonoma per via telematica o facendosi assistere da uno studio commercialista;
- Costituzione della forma societaria o della ditta individuale;
- Registrazione della stessa nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio territorialmente competente;
- Apertura posizione propria e di quella di eventuali dipendenti presso INPS e INAIL ai fini pensionistici e assicurativi;
- Comunicazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al comune sul cui territorio ricadrà l’attività;
- Ottenere il beneplacito per l’esposizione di una eventuale insegna;
- Ottenere dalla Questura la licenza alla vendita di oggetti preziosi.
Da diversi anni esistono appositi sportelli presso comuni e regioni che forniscono informazioni e assistenza a chi vuole avviare un’attività commerciale.
Esistono poi passaggi importanti che riguardano il locale del negozio, il quale dovrà rispettare le normative relative alla sicurezza, alle condizioni igienico-sanitarie, anti-incendio e all’adeguatezza degli impianti idrici ed elettrici.
Occorrerà poi ottenere l’allaccio della corrente, della linea internet e telefonica, nonché idrica se presente un bagno destinato al personale. Sarà poi importante aprire un conto corrente specifico per l’attività e ottenere un sistema di pagamento POS dallo stesso istituto bancario da proporre ai clienti.
Quali sono i requisiti da possedere per aprire una gioielleria
I requisiti per aprire una gioielleria sono di tre tipi: caratteriali, legali e formativi.
Requisiti caratteriali
Partiamo da quello più semplice ma che non deve assolutamente essere dato per scontato o secondario. Per fare questo lavoro occorrono spiccate doti comunicative ed empatiche, poiché i clienti sono spesso molto esigenti e cercano prodotti esclusivi. O, di contro, hanno poche possibilità di spesa e cercano alternative alla propria portata pur non rinunciando a fare bella figura. Entrambi le tipologie di clientela vanno accontentate.
Da titolari e se abbiamo uno o più dipendenti, dobbiamo altresì vantare spiccate capacità di leadership, di lavorare in team, di problem solving, ecc.
Infine, dobbiamo cercare di avere un carattere mite, che non si abbatte quando le cose vanno male, che non va nel panico in caso di difficoltà e imprevisti, ma che non si esalta troppo se l’attività va a gonfie vele.
Requisiti legali
Chi ha intenzione di avviare una gioielleria non deve aver subito condanne penali nei tre anni precedenti all’apertura dell’attività. Dovrà ottenere, come detto, dalla Questura la licenza alla vendita di oggetti preziosi.
Requisiti formativi
Investire in questo genere di attività significa averne conoscenza. Essere aggiornato sulle ultime mode e tendenze, avere una fotografia della situazione del mercato in quel determinato momento storico, capire lo stato dell’arte della concorrenza presente nella zona, avere delle buone doti di marketing e imprenditoriali, scegliere bene i fornitori, avere un target prefissato di clienti, ecc.
Per quanto si voglia pure delegare tutto a terzi, essere totalmente a digiuno significa anche esporsi a problemi, fregature, scelte scellerate. Informarsi e formarsi prima, anche solo per conoscere i fondamentali e avere un’infarinatura, è molto importante.
Requisiti del negozio
Non solo il titolare deve vantare dei precisi requisiti, bensì anche il locale. Oltre alla conformità alle varie normative già citate prima, dovrà anche essere sufficientemente grande per consentire sia l’esposizione della merce, sia un banco dove servire i clienti, sia uno spazio per la cassa, sia spazio a sufficienza per consentire ai clienti di muoversi agevolmente e dare un’occhiata alla merce.
Importante sarà poi la scelta dell’ubicazione, che idealmente dovrebbe ricadere in una zona molto frequentata dai pedoni ma anche trafficata. Così come avere un ingresso e l’insegna piuttosto visibili su fronte strada e magari una buona possibilità di parcheggio. Va da sé che l’ubicazione, insieme alle dimensioni, è una delle voci che più pesa sul costo di affitto di un locale.
Quanto costa aprire una gioielleria?
Quali sono i costi da affrontare per aprire una gioielleria? La premessa è che cifre precise non si possono dare. Parliamo comunque di un’attività commerciale piuttosto impegnativa dal punto di vista economico e che richiede investimenti che difficilmente andranno sotto i 100 mila euro. Fino ad arrivare a toccare i 500 mila euro, se non anche oltre.
Dipenderà dalle proprie ambizioni e possibilità. E’ possibile poi optare per alcune scelte strategiche come la vendita online o il franchising. Delle quali parleremo più avanti.
Ecco i principali costi da affrontare quando si apre una gioielleria:
Costi di avvio
Tale tipologia di costi include soprattutto l’iter burocratico da affrontare, ma anche le prime rate di affitto del locale che generalmente un proprietario vuole a garanzia, così come la prima fornitura della merce (il cosiddetto inventario), l’allestimento in termini di attrezzature (hardware e software) e apparecchiature del locale, l’eventuale ristrutturazione del locale, ecc.
Costi operativi
Qui parliamo dei costi che si affronteranno col tempo relativi a utenze, assicurazione, affitto o mutuo (se abbiamo deciso di acquistare il locale), lo stipendio dei dipendenti, le spese in marketing e pubblicità (volantinaggio, cartellonistica, Social network, ecc.), manutenzione ordinaria o straordinaria di apparecchiature e del locale, l’acquisto di nuovo inventario;
Costi di sicurezza
Dati i tempi che corrono, occorrerà anche stipulare un contratto con una ditta che si occupa di vigilanza. Ma investire pure in sistemi di allarme, telecamere di sicurezza, casseforti e vetrine di sicurezza.
Costi legali e di consulenza
Bisognerà infine affidarsi a un commercialista per le pratiche fiscali e burocratiche, e magari anche ad altre figure come un avvocato in caso di problemi legali o per la semplice stipula di contratti. Infine, si potrebbe anche optare per l’assistenza da parte di un consulente esperto in finanza, soprattutto per le attività di una certa importanza.
Infine, la presenza online è ormai irrinunciabile: potrebbe essere opportuno affidarsi a un web master per la cura della piattaforma e-commerce e di un Social media manager per la presenza sui Social.
Quanto si guadagna con una gioielleria?
Difficile anche stabilire degli importi precisi riguardo i guadagni potenziali di una gioielleria. Complessivamente uno stipendio medio può aggirarsi tra i 2 mila e i 5 mila euro al mese, ma ovviamente può trattarsi anche di molto di più, così purtroppo come anche meno.
I guadagni dipendono chiaramente dal tipo di preziosi che vendiamo, il contesto storico-economico del periodo, le mode e tendenze di quel momento, dalla concorrenza, dalle nostre capacità imprenditoriali, dalla fortuna. Il tutto, va commisurato anche al netto dei costi da affrontare.
Aprire una gioielleria online: costi, guadagni, se conviene
L’e-commerce può riguardare anche i gioielli. Una scelta strategica, per aggirare tutti i costi relativi a un locale fisico, al personale, alla sicurezza, alla manutenzione.
L’iter burocratico sarà però simile a quello di un negozio fisico, così come le percentuali di guadagno, che possono variare dal 25% a ben il 75%! L’ideale sarebbe proporre soprattutto preziosi di fascia media o bassa, poiché generalmente chi cerca prodotti di lusso preferisce acquistare in un negozio fisico.
Un’opzione può essere quella del “dropshipping”: in questo caso è necessario occuparsi solo dell’apertura e della gestione del sito internet di riferimento, di contattare i clienti e di seguire il pre e post vendita. Mentre il possesso e la spedizione dei preziosi è demandata al fornitore.
Tra i costi troviamo quelli relativi alla creazione del sito: almeno che non abbiamo la fortuna di essere dei bravi sviluppatori web, e per quanto esistano piattaforme CMS ben fatte ed intuitive, dovremmo affidarci a un webmaster, anche per la manutenzione in itinere. Il tutto, se vogliamo mantenere un certo livello professionale.
Importante sarà anche fornire ai clienti diverse alternative di pagamento (PayPal, bonifico, carte Apple pay, Samsung pay, Google pay, contrassegno, ecc.), anche rateizzate.
Aprire una gioielleria in Franchising: come fare e se conviene
Altra opzione è quella del Franchising, ovvero affiliarsi a un brand già avviato, il che, come per tutte le cose, comporta vantaggi e svantaggi.
Tra i vantaggi, il fatto che saremo assistiti nella fase amministrativa, formativa, di allestimento del locale, pubblicitaria. Avremo dunque un’attività già avviata e un marchio riconoscibile, non partendo da zero.
Tra gli svantaggi, troviamo il fatto che non avremo alcuna voce in capitolo dato che tutte le decisioni sono calate dall’alto dal franchisor. Inoltre, se il marchio va in crisi, è colto da uno scandalo o fallisce, affonderemo con esso.
Una buona idea potrebbe essere quella di iniziare in franchising per poi, una volta fatte le proverbiali ossa, proseguire da soli in modo indipendente. Occorrerà però avvisare clienti, fornitori e dipendenti di questa scelta (alcuni mesi prima), onde evitare traumatiche conseguenze.
Migliori alternative di gioiellerie in Franchising
Ecco le migliori alternative di gioiellerie in Franchising.
- Swarovski
- Pandora
- Low Design
- Vendome Luxury Bags
- Bluespirit
- Fossil
Sul sito specializzato Aprire in Franchising è possibile trovare l’elenco completo e tutte le info più specifiche.
Conviene aprire una gioielleria? Vantaggi e svantaggi
Per comprendere i Pro e i Contro di aprire una gioielleria, si può fare riferimento a un recente report di Federpreziosi, nel quale viene riportato che ad oggi le gioiellerie presenti in Italia sono circa 13.000, con una concentrazione evidente (il 40%) nelle sole regioni Campania, Lombardia e Lazio.
Il fatturato è in crescita, mentre 7 italiani adulti su 10 negli ultimi 3 anni sono entrati almeno una volta in una gioielleria (negozio fisico o online)
Va molto bene poi ancora l’acquisto in negozi fisici, visto che buona parte degli acquisti sono avvenuti proprio nei negozi tradizionali (oltre l’89% contro l’11% di persone che hanno acquistato online).
Nonostante questo, la presenza online resta imprescindibile, dato che 9 gioiellerie italiane su 10 hanno una piattaforma e-commerce. Mentre 6 su 10 hanno almeno un profilo Social.
Non tutti i dati sono comunque positivi. Per esempio, nell’ultimo decennio si è assistita a una diminuzione delle gioiellerie attive in Italia, così come ad una diminuzione degli occupati del settore. Del resto, gli eventi negativi degli ultimi anni a livello mondiale hanno innescato pesanti recessioni.