Ricercatori hanno isolato nei topi i neuroni responsabili degli effetti calmanti tramite sostanze psichedeliche. Cura dell’ansia in arrivo?
Le sostanze psichedeliche ci salveranno dall’ansia? Chi soffre d’ansia, sisa, vive in uno stato di allerta più o meno costante, in quanto il suo cervello si aspetta l’arrivo di un presunto pericolo da un momento all’altro. Quest’estrema vigilanza attiva a sua volta delle risposte biologiche allo stress, che contribuiscono ad aumentare l’ansia, creando così un circolo vizioso.
Si capisce quindi che interrompere tale circolo sia fondamentale per il trattamento della patologia, la qual cosa richiede nei casi più gravi l’uso di farmaci, che purtroppo non sempre sono del tutto efficaci e presentano seri effetti collaterali.
Ansia curata da sostanze psichedeliche: a che punto siamo?
Di recente, però, si stanno iniziando ad esplorare gli effetti benefici delle sostanze psichedeliche nella riduzione dell’ansia, finalmente sollevando il velo di pregiudizi sul loro uso, calato fin dalla fine degli anni ‘60 del secolo scorso.
Ora un gruppo di ricercatori presso l’Institute for Psychedelics and Neurotherapeutics (IPN) in California è riuscito a isolare i neuroni attivati da tali sostanze, aprendo la strada per un futuro impiego medico senza allucinazioni indesiderate.
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