Non tutti gli influencer sono tali perché dispensano consigli sul make-up, sull’abbigliamento, perché si sono inventati dei tormentoni o per il loro fare pittoresco. Ci sono anche personaggi diventati popolari sui Social per ragioni serie e di matrice culturale, come lo storico Alessandro Barbero.
Di seguito vediamo chi è Alessandro Barbero e alcune curiosità sul professore universitario.
Chi è Alessandro Barbero
Come riporta Wikipedia, Alessandro Barbero è nato a Torino il 30 aprile 1959. Dopo essersi diplomato al Liceo classico Cavour, si è laureato in Lettere nel 1981 presso l’Università degli Studi di Torino. Ha poi conseguito un dottorato di ricerca alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1984. Sempre in quell’anno ha vinto il concorso come ricercatore in Storia medievale all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. In linea con la tesi di laurea dedicata alla stessa materia.
Nel 2002 diventa professore ordinario di Storia medievale al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro.
Tra le altre collaborazioni, ricordiamo che Barbero è socio effettivo della Deputazione Subalpina di storia patria. E’ stato anche membro del comitato direttivo del Premio Strega, come noto un premio letterario. Ruolo dal quale però si è dimesso nel marzo 2013. Collabora con la rivista Medioevo e con i quotidiani La Stampa per l’inserto Tuttolibri e Il Sole 24 Ore per l’inserto Domenica.
Tra i premi e riconoscimenti ricevuti, abbiamo:
- titolo di Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres
- Premio Le Goff
- Premio Alassio per l’informazione culturale
- Testimone del tempo durante la 53ª edizione del Premio Acqui Storia
Perché Alessandro Barbero è diventato famoso?
Tutto è iniziato nel 2010, quando ha pubblicato diverse conferenze e lezioni su YouTube, su temi riguardanti il Medioevo, la storia greca e romana. Nonché le guerre napoleoniche, il Risorgimento, la prima e la seconda guerra mondiale e la Resistenza italiana.
Tali video sono in realtà una raccolta di interventi tenuti durante festival culturali in giro per l’Italia, solitamente organizzati da università, associazioni culturali, partiti politici o programmi televisivi.
I suoi interventi sono oggi spesso condivisi su vari Social, da Facebook a Instagram passando per TikTok. Il che lo ha reso popolare tra i giovani e ha permesso una maggiore e più chiara conoscenza di argomenti che sui libri di storia appaiono solitamente noiosi e lontani nel tempo. E’ spesso anche ospite in televisione e su Rai Storia ha tenuto dei programmi di approfondimento.
Per chi vota Alessandro Barbero?
Come per tutti i personaggi famosi, viene da chiedersi per chi vota Alessandro Barbero. Da giovane è stato iscritto al PCI e nel 2011 ha ammesso di essere comunista. Ha anche criticato la comparazione del Comunismo col Nazismo da parte del Parlamento europeo:
I Parlamenti di ogni tipo non dovrebbero mai esprimersi sulla storia, sulla memoria, anche con le migliori intenzioni. In questo caso le intenzioni non erano nemmeno le migliori. Il Parlamento è stato intrappolato in una risoluzione che veniva da Paesi la cui storia è totalmente diversa dalla nostra, che si ostinano a pensare che i nazisti erano meglio dei comunisti, come la Polonia, dove si cerca di non far ricordare l’entusiasmo con cui molti polacchi hanno partecipato allo sterminio degli ebrei. Nella loro concezione distorta può nascere l’idea che la falce e martello faccia orrore quanto la svastica
Barbero giudica inoltre «altrettanto limitata» la visione che riduce il comunismo allo «con lo stalinismo e con i regimi dei paesi del Patto di Varsavia». Infine, in occasione delle elezioni amministrative del 2021, si è schierato a favore del candidato sindaco di Torino Angelo d’Orsi, suo collega, il quale era sostenuto da una coalizione di sinistra. Il quale ha registrato il 2,5% dei voti.