La guerra in Ucraina procede lenta, con vicende alterne e contrastanti. Gli ucraini proseguono egregiamente la propria resistenza, grazie soprattutto alle armi occidentali. Mentre i russi continuano a non forzare la mano, attendendo proposte interessanti sul fronte diplomatico che però non arrivano.
Tuttavia, oggi è accaduto un fatto nuovo: due esplosioni hanno interessato due aeroporti in Russia, con un bilancio notevole: 3 morti e 6 feriti. Strage che ha interessato particolarmente l’aeroporto militare russo di Ryazan, situato a 200 chilometri a sud est di Mosca.
E’, come, per intenderci la distanza che intercorre tra Roma e Napoli.
Colpiti due aeroporti in Russia: la mano ucraina
Come riporta SkyTg24,l ‘aeroporto militare di Ryazan ospita il centro di addestramento per l’aviazione a lungo raggio e gli aerei cisterna. L’altro aeroporto coinvolto dalle esplosioni è stato quello di Engels-1, vicino a Saratov, dove sarebbero stati danneggiati 2 bombardieri strategici Tu-95 utilizzando un drone. Sarebbero anche rimasti feriti 2 militari russi.
A confermare la mano ucraina degli attentati, tutto sommato anche scontata, è il fatto che a raccontarli sia stato proprio il portavoce dell’Aeronautica delle Forze Armate ucraine, Yurii Ihnat.
In realtà si tratterebbe del secondo attacco che i russi subiscono in casa, dopo il crollo del ponte di Crimea Kerch. Sebbene sia la prima volta da quando è iniziata la Guerra in Ucraina che si verificano morti.