Due incidenti aerei in una settimana: volare è diventato pericoloso? Come stanno le cose

Iran e Russia, due destini che si uniscono. O, almeno, è successo la scorsa settimana, dato che sono stati entrambe colpite da due pesanti incidenti aerei. Che hanno causato 106 morti in una settimana. E pensare che lo scorso anno sono state 48 le vittime da incidenti aerei. Più precisamente, le vittime sono state 71 in Russia e 65 in Iran. In due domeniche consecutive. Che viaggiare in aereo sia diventato pericoloso? Ecco i particolari sui due incidenti e come stanno le cose tra i cieli del Mondo.

I dettagli sull’incidente aereo in Russia

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Come riporta Il Corriere della sera, domenica 11 febbraio, un aereo della compagnia russa Saratov Airlines si è schiantato a ottanta chilometri a sud est di Mosca. L’Antonov An-148 — di fabbricazione ucraino-russa e rimasto fermo per due anni perché senza pezzi di ricambio — era partito dall’aeroporto moscovita di Domodedovo e diretto a Orsk, al confine con il Kazakistan. Era in volo da soli cinque minuti quando poi il jet è precipitato rapidamente senza lasciare scampo alle 71 persone all’interno. La causa principale potrebbe essere un guasto tecnico al motore.

I particolari sull’incidente aereo in Iran

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Esattamente una settimana dopo un Atr-72 (di fabbricazione italo-francese), vecchio di 24 anni, si è schiantato contro il monte Dena, nel sud dell’Iran mentre era in viaggio dalla capitale Teheran alla città di Yasuj. A bordo del volo operato dalla compagnia iraniana Aseman Airlines si trovavano 65 persone, tutte dichiarate morte in un primo momento, poi la comunicazione è stata ritrattata. Al momento dell’incidente c’erano cattive condizioni meteorologiche che potrebbero aver giocato un ruolo.

I problemi aerei dell’Iran

L’aviazione iraniana soffre da anni il blocco imposto dagli Usa, tant’è vero che il velivolo schiantato era tornato in servizio soltanto pochi mesi fa dopo uno stop di sette anni perché impossibile ripararlo con pezzo disponibili soltanto in Europa. Con il parziale sblocco dei fondi e del commercio firmato dall’ex presidente Usa Barack Obama le compagnie iraniane sono tornate a richiedere velivoli nuovi. Aseman aveva sottoscritto un accordo per l’acquisto di 30 Boeing 737 Max (più eventuali altri 30) che dovrebbero arrivare tra almeno due anni. Poche ore prima dell’incidente di domenica, alle 18.30 locali, un Fokker F100 di Qeshm Air con un centinaio di passeggeri a bordo è atterrato d’emergenza all’aeroporto Mashhad perché senza la ruota sinistra (foto sotto): non c’è stato alcun ferito.

Aseman Airlines è una compagnia iraniana nata nel 1970 come Pars Air, poi dieci anni dopo ha preso l’attuale nome. Opera con una flotta di 35 velivoli (o meglio: 34, dopo l’incidente di domenica 18 febbraio) per destinazioni nazionali e internazionali. Il vettore, però, è nella lista nera dell’Unione europea: i suoi aerei non possono atterrare e decollare all’interno della Ue perché non ci sono le sufficienti garanzie sulla sicurezza. Anche Iran Air, la più grande compagnia, è sotto osservazione, ma non può portare in Europa jet come i Fokker F100 e i Boeing 747, mentre tutto il resto della flotta è ammesso.

Volare è diventato pericoloso?

Assolutamente no. Anzi. Il 2017 viene considerato come l’anno più sicuro di sempre nel trasporto aereo mondiale. Il dato si inserisce in un trend in continua discesa. I numeri raccolti dalle varie società specializzate divergono leggermente tra loro, perché basati su parametri differenti (come il numero minimo di posti o il tonnellaggio dei jet), ma in generale si somigliano: l’anno passato ci sono stati non più di 11 incidenti in dodici mesi che hanno fatto in tutto al massimo 48 vittime (considerando lo schianto di fine anno in Costa Rica). Il tutto in un 2017 che, secondo la IATA, ha visto 4,081 miliardi di passeggeri, poco meno di 29 mila velivoli in attività e 36,8 milioni di voli, cioè 100.800 al giorno. Calcolatrice alla mano: un disastro aereo ogni 3,3 milioni di voli, una vittima ogni 85 milioni di passeggeri.

Di certo il 2018 non sarà l’anno più sicuro di sempre. Le 136 vittime in sette giorni di fatto lo rendono impossibile, anche se gli incidenti si sono verificati in due Paesi — la Russia e l’Iran — che da tempo presentano statistiche negative. Secondo la IATA quest’anno voleranno 4,31 miliardi di persone in tutti il mondo, grazie a un maggior numero di velivoli (oltre 30 mila) che opereranno 38,6 milioni di voli in dodici mesi, poco meno di 106 mila al giorno.

Aerei, quali sono le fasi più pericolose

paura aerei

A leggere le statistiche — su 10 incidenti aerei nel 2017 — realizzate dal sito specializzato Aviation Safety Network, si nota che ci sono stati zero incidenti al momento del decollo, 2 incidenti al momento della salita, tre disastri durante la cosiddetta «crociera», altri tre in fase di discesa e due in atterraggio. Quindi, il momento più pericoloso sembrerebbe essere quello in cui l’aereo è in volo e quando è in discesa. Mentre ci avevano sempre detto che lo era quello della fase di salita e di discesa.

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