Ingegneri cinesi sviluppano un dispositivo per immagazzinare dati ad alta densità sfruttando la luminosità di cavità ottiche
In un’epoca in cui la maggior parte delle informazioni viaggia in formato digitale, diventa sempre più importante avere dispositivi per immagazzinare i dati in maniera quanto più possibile efficiente e duratura, oltre che per poterli recuperare rapidamente.
Certo, negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante, da quando l’ultimo grido della tecnologia erano i floppy disk all’uso oramai consolidato dei blu-ray, ma anche questi ultimi consentono di salvare, nel formato più comune, solo 25 gigabyte (GB) di dati e hanno una durata media di pochi decenni.
Ora, però, un’innovazione tecnologica cinese promette un significativo balzo in avanti, con dispositivi ad accesso veloce in grado di immagazzinare un quantitativo di dati pari potenzialmente a 2000 blu-ray per milioni di anni.
Come ci sono riusciti? Sfruttando cavità ottiche fluorescenti all’interno di diamanti, perché si sa, un diamante è per sempre (o quasi).