Hai creato un Action figure con ChatGPT? Ecco cosa rischi

Hai creato un Action figure con ChatGPT? Ecco cosa rischi

Vediamo quali sono i rischi di creare action figure con ChatGPT, ultimo trend in circolazione sui Social.

Da circa un mese ormai, i Social sono inondati da un nuovo trend: la creazione di action figure che ritraggono se stessi o altre persone con tanto di accessori. Proprio come una statuina snodabile che arricchisce la collezione di tanti appassionati.

Il risultato finale è davvero straordinario ed è frutto del nuovo generatore di immagini di OpenAI alimentato da GPT-4o, che potenzia la capacità di ChatGPT. Basta un account gratuito sulla piattaforma, caricare una foto e pochi altri passaggi di editing, fattibile per tutti. In pieno stile dell’Intelligenza artificiale.

Tuttavia, come sempre accade quando ci sono questi trend, in pochi soppesano realmente i rischi che queste piattaforme generative – app o siti che siano – comportano. In particolare, in termini di rischio privacy. Troppo presi dalla ossessione emulativa che i Social network innescano in tutti noi. Li vediamo di seguito.

Action figure con ChatGPT: quali sono i rischi?

I rischi di generare un action figure con ChatGPT li riporta Wired. Tom Vazdar – responsabile dell’area di cybersecurity dell’Open institute of technology – ci mette in guardia sul nuovo trend:

state potenzialmente regalando a OpenAI un intero pacchetto di metadati, responsabile dell’area di cybersecurity dell’Open institute of technology. Tra cui i dati exif allegati al file di immagine, come l’ora in cui è stata scattata la foto e le coordinate gps del luogo in cui è stata realizzata

A essere raccolti sono poi il tipo di device, il sistema operativo, la versione del browser e gli identificatori unici che state utilizzando in quel momento. Registra pure

che tipo di immagini avete chiesto, come avete interagito con l’interfaccia e la frequenza di tutte queste azioni

A fargli da eco Camden Woollven, responsabile del marketing dei prodotti AI presso la società di gestione del rischio Grc international group:

Le piattaforme acquisiscono altre informazioni, come lo sfondo, le altre persone presenti nella foto, così come gli oggetti presenti nella stanza, perfino documenti o badge

Che fine fanno i nostri dati?

Quali vantaggi trae OpenAI da questa mole di dati? Come spiega sempre Vazdar:

questo sistema fornisce all’azienda enormi volumi di dati facciali nuovi e di alta qualità provenienti da diverse fasce d’età, etnie e aree geografiche

Dati molto utili per “addestrare” l’IA e per renderla quanto più realistica possibile. L’attuale privacy policy dell’azienda, fa sì che tramite ChatGPT possa conservare i dati e utilizzarli appunto per il miglioramento dell’Intelligenza artificiale.

Ma la cosa più spaventosa di tutto questo è che sembra che alle persone ormai non interessi più. Rassegnati a cedere i propri dati sensibili per i motivi più futili. Il tutto, col beneplacito delle autorità garanti che poco fanno per tutelarli.

Foto di Solihin Kentjana da Pixabay

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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