Il 2019 sarà un anno orribile: le previsioni della infallibile Baba Vanga

Come sarà il 2019? La puntuale domanda che ci poniamo quando mancano pochi giorni al nuovo anno o nei primi giorni dell’anno nuovo. Sarà meglio? Sarà peggio? Non solo a livello personale, ma anche nazionale o mondiale. Tanti saranno gli eventi politici e culturali che si svolgeranno nel 2019.

Gli oroscopi e le previsioni dei veggenti si sprecano. Tra questi, non si può non citare quelle della veggente bulgara Baba Vanga, al secolo Vangelina Pandeva Gushterova. Una veggente nata nel 1911 e morta nel 1996 e divenuta cieca all’età di 12 anni dopo un ciclone che la scaraventò a terra coprendole gli occhi di sabbia. La quale ha azzeccato tanti eventi poi realmente verificatisi.

Su tutti, predisse con un’accuratezza spaventosa l’inizio e la fine della Seconda Guerra mondiale, l’affondamento del sottomarino russo Kursk, l’attentato alle Torri gemelle di New York dell’11 settembre 2001 e la nascita dello Stato islamico.

Pare che l’Unione sovietica nutrisse molto rispetto per lei e che Adolf Hitler andò perfino a farle visita. D’altronde, è noto come il Fuhrer fosse molto interessato a magia ed esoterismo. Per un elenco completo delle sue previsioni fino al 5079 (anno della fine del Mondo secondo lei) potete andare qui.

Le previsioni di Baba Vanga sul 2019 non sono delle migliori. Anzi, fanno alquanto paura. Vediamo quali sono.

Previsioni 2019 Baba Vanga

Come riporta Libero, Per i prossimi 12 mesi il suo “testamento” prevederebbe una misteriosa malattia per il presidente americano Trump, scrive l’agenzia bulgara Novinite, che lo renderà sordo e gli lascerà danni cerebrali.

Anche il collega russo se la passerà male: Putin sarà oggetto di un attentato, ma non è dato sapere che esito avrà.

Secondo le profezie di Vangelina Pandeva Gushterova, questo il vero nome di Baba Vanga, ci sarà poi un nuovo tsunami in Estremo oriente, come quello del 2004, mentre l’Europa precipiterà nuovamente in una grave crisi economica.

Nel 2019 ci sarà anche una mini Era glaciale

orso bianco video senza ghiaccio

Come non bastassero le previsioni funeste di Baba Vanga, ci si mette pure una notizia circolata sul web nel 2016. Riguardante una mini Era glaciale che il nostro Pianeta Terra dovrebbe vivere. Come ha riportato Tiscali in quella occasione, le foto della Nasa mostrano la scomparsa delle macchie solari dalla superficie del Sole, quando normalmente ne è piena. Ma per la quarta volta quell’anno, il volto della stella appare liscio: ciò per gli esperti potrebbe significare che la stella sta entrando in una fase molto fredda. S

Secondo SpaceWeather, l’attività delle macchie solari è come un pendolo, oscilla avanti e indietro all’interno di un periodo di 11 o 12 anni. Ma gli esperti dicono che l’attività solare stia diminuendo più rapidamente rispetto a qualsiasi altro momento nel corso degli ultimi 10mila anni e che il punto minimo si potrebbe raggiungere nel 2019, con l’avvento di una mini era glaciale.

L’ultima volta che le macchie solari scomparvero a un ritmo così sostenuto è stata nel corso del 15esimo secolo, fase conosciuta come minimo di Maunder, un periodo caratterizzato da un’attività solare molto scarsa, durante la quale il numero di macchie solari divenne estremamente basso. Il minimo di Maunder coincise con la parte centrale e più fredda della cosiddetta piccola era glaciale, durante la quale l’Europa e il Nord America subirono inverni estremamente freddi.

Il meteorologo inglese Paul Dorian ha avvertito che il forte calo dell’attività solare potrebbe essere il segnale dell’arrivo di un’altra era glaciale:

“Se la storia insegna qualcosa – ha detto Dorian – è giusto affermare che l’attività solare debole per un periodo prolungato di tempo può avere un impatto sul raffreddamento sulle temperature globali nella troposfera, che è lo strato dell’atmosfera terrestre dove tutti noi viviamo”.

Anche una ricerca della professoressa Valentina Zharkov della Northumbria University ha suggerito che una simile ondata di freddo potrebbe colpire la Terra tra il 2020 e il 2050.

“Sono assolutamente fiduciosa nella nostra ricerca – ha affermato – ha buon background matematico e dati affidabili. In realtà, i nostri risultati possono essere ottenuti da qualsiasi ricercatore e dati simili sono disponibili in molti osservatori solari”.

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