2008…UN ANNO DA DIMENTICARE

Se il 2007 lo avevo chiuso con un post dal titolo “2007…Un anno difficile per l’Italia, da dimenticare per Napoli e la Campania”, quello relativo al 2008 posso solo intitolarlo: “2008…Un anno da dimenticare”, senza distinzioni territoriali. Partirò dagli eventi a livello internazionale, per arrivare a quelli della mia bistrattata Napoli.
Partiamo dagli eventi internazionali. Quello che ha segnato socio-economicamente il 2008, è stato senza dubbio la crisi finanziaria esplosa in America e che ha arrecato, per forza di cose, nel resto del Mondo, in modo diverso da Paese a Paese, delle conseguenze economiche rilevanti. La crisi finanziaria ha avuto come causa, secondo gli economisti esperti, i prestiti facili che gli istituti di credito hanno concesso ad aziende e privati, senza particolari garanzie, per rilanciare l’economia Americana ferita nell’orgoglio e nella fiducia dopo i misfatti dell’11 settembre 2001. Così, tanti milioni di dollari dati in prestito negli ultimi anni non sono più tornati indietro, comportando il fallimento di alcuni Istituti di Credito storici, come la Lehman Brother, fondata nel 1850. E’ parzialmente intervenuto anche il Governo americano, per una manovra economica storica, visto che per la prima volta ingenti somme di denaro pubblico sono state investite appannaggio di privati; anche se la cifra finale investita è stata limitata dall’ala congressuale più conservatrice e liberista, che aveva già parlato di socialismo nel sistema economico americano.

Con il crollo del comunismo nei Paesi dell’est europeo, per vent’anni si è parlato di vittoria del Capitalismo. Ma il crollo dell’economia americana insegna che la via di sviluppo più consona e razionale è un tipo di “economia mista”, perché come già ci aveva insegnato Keynes ormai ottanta anni fa, il mercato da solo non si aggiusta, come invece ci aveva detto Say due secoli prima.
Dall’America però arriva l’altra importante notizia del 2008, ossia la vittoria di un uomo di colore alle elezioni Presidenziali, dopo otto anni di disastri internazionali ed interni del repubblicano Bush. Per Obama si tratta di una sfida delicata, dovendo riportare un certo equilibrio dal punto di vista delle relazioni internazionali rispetto al suo predecessore guerrafondaio; nonché innestare una fiducia economica ormai persa per la crisi prima descritta. D’altronde, gli americani si aspettano molto da lui, visto che gli stessi sondaggi lo attestando ad oltre l’80% della fiducia degli americani. E non solo gli americani; tutto il Mondo ferito dalla politica estera aggressiva di Bush.
Non sono mancati nel 2008 gli attentati, ultimo rilevante in ordine di tempo quello avvenuto a Mumbai, in India, costato la vita a 125 persone (centinaia i feriti). Molto probabilmente, la causa è sempre da additare alla pluridecennale diatriba con il vicino Pakistan, soprattutto per la contesa del lembo di terra del Kashmir (guarda caso, dove c’è oro nero). E “ovviamente” “l’intifada” tra Israele e Palestina: proprio negli ultimi giorni di quest’anno Israele ha sferrato un potente attacco allo Stato palestinese, provocando centinaia di morti.
Protagonista in negativo è stata anche la Cina, riconosciuta come potenza in ascesa insieme all’India, ma che non ha ancora risolto la questione del Tibet, ormai occupato violentemente da sessant’anni; ha fatto il giro del Mondo la marcia pacifica dei monaci tibetani, repressa nel sangue dalle autorità cinesi. Altro scandalo riguardante la Cina è stato l’utilizzo della melamina nel latte in polvere per i neonati; e il malessere che si respira nel Paese è stato ben dimostrato in più zone del Mondo, in occasione dell’arrivo nei vari Stati della fiaccola Olimpica per la simbolica marcia della torcia, per le Olimpiadi svoltesi proprio in Cina.
A Cuba, dopo cinquant’anni di carica, Fidel Castro ha lasciato il ruolo di Presidente-dittatore al fratello Raul, e in effetti si sono già notate delle piccole aperture al mercato, come l’introduzione di pc, cellulari, DVD, televisori di misura compresa fra 19 e 24 pollici, biciclette elettriche, forni a microonde, antifurti per auto, il permesso d’ingresso negli Hotel anche ai cubani e non solo agli stranieri (prima gli unici cubani che potevano alloggiare in Hotel erano coppie in luna di miele, studenti o operai che avevano acquisito qualche merito), concessioni di terre incolte in usufrutto ai privati.
Ultima notizia degna di nota è la liberazione della politica colombiana Ingrid Betancourt, tenuta per più di 6 anni sotto prigionia dalle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia).
Per quanto riguarda il nostro Paese, bisogna segnalare la caduta del Governo Prodi ad inizio anno, durato solo 20 mesi, come molti (compreso io) avevano pronosticato. Tuttavia, la fine della sua legislatura non è stata causata dalla disomogeneità della coalizione componente, bensì dalle dimissioni del Ministro della Giustizia Mastella, in seguito a due inchieste giudiziarie che hanno riguardato lui e la moglie, poi svanite come una bolla di sapone. Ad aprile nuove elezioni, con il ritorno del centro-destra al Governo, una larga maggioranza (più di 100 deputati e 40 senatori in più delle opposizioni) e senza l’UDC. Prima prova elettorale per i neonati PdL e PD. Presidente del Consiglio per la terza volta Silvio Berlusconi, mentre Romano Prodi si è allontanato dalla politica italiana, lasciando la guida del centro-sinistra a Veltroni. Lo scontro politico, nonostante i vari problemi che attanagliano il Paese, ha riguardato come al solito il mondo della giustizia e dei media.
Il 2008 è stato segnato tragicamente dalle morti bianche sul lavoro, e dagli incidenti stradali provocati dall’abuso di alcool e droghe. Non è bastato per entrambi i flagelli, l’inasprimento delle pene. Non sono mancati neanche gli scandali di malasanità, con vari interventi sbagliati banalmente qua e là per il nostro Paese (alcuni causanti anche il decesso del paziente); ma soprattutto quelli clamorosi, su tutti, a Milano dove una clinica privata effettuava operazioni non necessarie, con il solo scopo di lucro, e in Abruzzo, dove il solito intreccio politica-sanità ha causato la caduta della coinvolta giunta regionale.
Difficile anche la situazione di Alitalia, ad un passo dai francesi dell’AirFrance, ad inizio anno, poi ceduta ad una famigerata cordata italiana in nome del mantenimento della proprietà italiana della compagnia; ma il tutto si è rivelato solo una bufala in campagna elettorale, visto che sono ancora tanti i problemi che riguardano la compagnia, soprattutto per il rinnovo dei contratti di alcune categorie, nonostante il corposo prestito-ponte senza obbligo di restituzione che la stessa ha ricevuto.
Per quanto riguarda lo sport, le principali soddisfazioni non sono pervenute dallo sport più popolare nel nostro Paese, ossia il calcio, bensì dalle Olimpiadi, avendo vinto gli atleti italiani 8 medaglie d’oro, su un totale di 203 nazioni (sia come classifica generale dei medaglieri, sia se si guarda solo a quelle Oro). La nazionale di calcio ha fatto invece registrare l’uscita della nostra squadra ai quarti negli Europei, con l’addio di un bistrattato Donadoni, e il ritorno del tutto “italiano” di Lippi come CT.
Siamo giunti alla bistrattata Napoli e alla Campania in generale. Napoli e Caserta ad inizio anno si sono ritrovate sommerse dalla spazzatura per la cattiva gestione del centro-sinistra della Regione e della città, nonché per le colpe dei vari Governi nazionali che si sono susseguiti negli ultimi 15 anni, i quali hanno solo rinnovato i vari commissariamento senza però entrare nel merito della risoluzione del problema.
Con l’arrivo del Governo Berlusconi, a fine giugno la situazione è tornata sostanzialmente alla normalità, tant’è che il Premier annovera il successo della “questione rifiuti in Campania” tra i grandi successi del Governo (chi mi legge spesso sa i dubbi che ho in merito).
Passi in avanti sono stati fatti nella lotta alla Camorra, grazie ad una lotta militare alla criminalità, nonché al successo di Gomorra (anche all’estero), che ha scoperchiato un autentico “vaso di Pandora”. Non sono mancate però le vittime della stessa, con la clamorosa uccisione non del tutto chiarita di 6 extracomunitari a Castelvolturno, zona dalle alte potenzialità turistiche, ridotta però negli ultimi decenni a zona franca preda della malavita.
Comunque, Berlusconi sa che in Campania si gioca una parte importante del suo successo elettorale, vista anche la calante credibilità dell’altra parte politica; pertanto per questa Regione sta avendo un occhio di riguardo (d’altronde i seggi in Senato si assegnano su computo regionale).
Proprio a fine anno, la Giunta comunale di centro-sinistra è stata colpita da due inchieste, una riguardante le gare d’appalto che avrebbero favorito l’imprenditore Romeo, e una riguardante le auto blu. La Jervolino non si vuole dimettere, dichiarando di essere, almeno lei, pulita. Forse vuole emulare il suo compagno di partito e di (dis)avventure Bassolino, da oltre 16 anni sulle poltrone campane che contano, nonostante tutto.
Uniche soddisfazioni (e ciò la dice lunga) sono pervenute dal Napoli calcio, qualificatosi per lo spareggio di Coppa Uefa nella scorsa stagione (uscendovi però subito contro il Benefica), e nella stagione in corso sta facendo sognare la Champions ai suoi tifosi attestandosi attualmente al quinto posto in classifica.
Speriamo che il 2009 ci porti buone notizie, su vari fronti: esteri, nazionali e locali. Le previsioni non preannunciano niente di buono. Ma noi dobbiamo sperare; sempre con razionalità, si intende.
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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